“L’ennesimo attacco a pescherecci mazaresi nel Canale di Sicilia è gravissimo. Siamo arrivati al punto che nelle stesse acque ai pescatori siciliani sparano e gli vengono sequestrate le imbarcazioni mentre ai trafficanti di esseri umani le navi Ong fanno l’inchino. Il Mediterraneo ormai è una giungla. Gentiloni deve intervenire, anche perché le difficoltà cui sono quotidianamente sottoposti i pescatori siciliani sono figlie anche delle assurde norme europee sostenute dai Governi di sinistra.
Governi che bloccano le barche con il fermo pesca, alimentando un’inconcepibile ‘guerra del pesce’, mentre lasciano libere le Ong di far sbarcare nei nostri porti centinaia di migliaia di clandestini. La pesca in Sicilia è al collasso, oltre 15 mila posti persi negli ultimi anni con metà del pescato che finisce in mare per le assurde regole europee, mentre i natanti tunisini fanno incetta del nostro pesce fresco. Si intervenga presto per assicurare il corretto svolgimento dell’attività della marineria nel Mediterraneo”. Così il deputato Alessandro Pagano della Lega-Noi con Salvini, segretario regionale Sicilia occidentale.