E’ diretto e senza dubbi, l’ex presidente del Consiglio comunale nel giudicare l’Amministrazione Manganella.
“Ha messo su – continua Gargano – il teatrino del concorso a titoli per assessore, mentre a febbraio scorso aveva alzato il sipario su un’altra sceneggiata, quella del confronto e del dialogo con tutte le forze politiche. Non se n’è fatto nulla della prima e non produrrà effetti la seconda, il nostro sindaco gioca a perdere tempo, mentre i danni li pagano i favaresi.
Voglio ricordare che nel mese di febbraio scorso, la mia componente politica invitò Manganella a mettere mano sull’affidamento pluriennale, con bandi di evidenza pubblica, della gestione del Complesso Sportivo Polivalente, del Castello Chiaramontano e delle Ville Comunali, dai quali ricavare introiti evitando gli attuali costi sostenuti dal Comune. E propose la vendita all’asta dei beni patrimoniali immobiliari non immediatamente usufruibili, cessazione dei contratti d’affitto e razionale utilizzo degli immobili non alienabili e di quelli confiscati. La fuoriuscita da consorzi, enti e società dalle quali il Comune non ha un ritorno specificatamente economico, bensì solo somme in uscita. L’accelerazione dell’esame delle pratiche di Sanatoria Edilizia ad oggi inevase. L’approvazione e attuazione del Piano dei Chioschi e delle Edicole, con vendita all’asta delle relative licenze.
La lotta serrata all’evasione fiscale, con la ridefinizione delle convenzioni per la riscossione dei tributi e la possibilità di procedere a condoni tombali. La riduzione dell’ammontare dei gettoni di presenza dei Consiglieri Comunali, legati alla reale produttività delle sedute, sia consiliari che di commissione. La rinegoziazione dei contratti per la fornitura di beni e servizi esterni.
E’ inutile ribadire che non si è fatto nulla”.
Se non ha fatto nulla in passato, così come sostiene Gargano, è pensabile che in futuro qualcosa in positivo possa cambiare.
Si deve dare fiducia.
“La cosa più sbagliata che si possa fare è sperare in non so che cosa – conclude Luca Gargano – quando gli effetti dannosi dell’amministrazione Manganella bussano già alla porta del Comune.
Nel 2013, quindi tra qualche mese, Favara sarà nel dissesto finanziario dichiarato.
Ed è presto detto. E’ risaputo che circa il 50% dei contribuenti non pagano perché non possono pagare. Sull’Imu, il Comune incasserà solo la parte dovuta alla Stato, mentre nulla entrerà nelle casse comunali.
Una cosa buona, Manganella potrebbe ancora farla. Potrebbe dimettersi prima di portarci a braccia aperte verso il fallimento. Questo dovrebbe fare, invece, di cercare assessori di qualità, perché la regia è sempre sua.
E’ lui la persona sbagliata all’interno del Palazzo”.
Questa è l’opinione di Gargano, destinata a sollevare un vespaio di polemiche alle quali daremo lo stesso spazio.