Ilenia Capodici – Piero Mangione
Altro che detassazione della tredicesima ai lavoratori e pensionati, così come richiesto da Susanna Camusso a Monti per tonificare i redditi familiari colpiti duramente dalla perdita del potere di acquisto, dall’aumento vertiginoso del costo della bolletta della vita, come sottolineato dalla FEDERCONSUMATORI, dalla uscita di tre milioni di persone dal mercato del lavoro regolare e di altrettanti da quello irregolare e sommerso, come registrato dall’ISTAT.
Un contesto che in provincia di Agrigento accusa un aumento della povertà assoluta e relativa come tristemente ci raccontano le parrocchie, le mense della solidarietà, le associazioni laiche e cattoliche di volontariato come l’AUSER e la CARITAS ed, ancora, gli assessorati comunali alla famiglia.
Su altro osservatorio si nota la chiusura di supermercati ed il deserto dei centri commerciali, la caduta verticale delle vendite di ogni genere, a cominciare da quelli alimentari e farmaceutici, per proseguire nell’abbigliamento e nel resto di beni e servizi, per non parlare delle rilevazioni dell’INPS in materia di ammortizzatori sociali in crescita progressiva, nonché quanto denunziato dalla Cassa edile rispetto al settore delle costruzioni con imprenditori a rischio chiusura d’impresa e lavoratori in stato di disperazione.
E tutto questo mentre i direttori delle poste e delle banche accusano il crollo dei depositi a risparmio ed insieme alle finanziarie la crescita esponenziale di domande di piccoli prestiti e simmetricamente la registrazione di mancati pagamenti delle mensilità.
L’IMU è una super tassa che fa tremare le famiglie per gli alti importi a cui i Sindaci hanno aggiunto l’elevazione ai massimi di legge.
Quello che è doloroso constatare e che a fronte della maggioranza di persone che vivranno questo NATALE all’insegna del taglio netto della spesa e tanti persino rinunciando all’essenziale, c’è una parte della nostra comunità che continuerà a spendere ed a spandere, sperperando le entrate dello Stato, cioè le uscite delle famiglie fatte di tasse come l’IMU e tariffe come per acqua e rifiuti.
Non è giusto!
Rigore ed austerità vanno coniugate con equità e solidarietà. Cosa che chi governa a Roma o nei nostri Comuni non pratica.
E non basta andare in Chiesa la notte di Natale per sentirsi a posto con la propria coscienza !