“Noi siamo pronti ad incontrarci, a confrontarci. Ma sui programmi e sui contenuti. L’amministrazione non può essere un comitato elettorale”. Michele Cimino risponde così all’apertura che il presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D’Orsi, continua a manifestare verso Grande Sud, dopo la scelta degli arancioni di uscire dalla giunta. Erano presenti nell’esecutivo con gli assessori Paolo Ferrara, che aveva anche la delega alla vice presidenza, e Pino Montana. Per la verità D’Orsi ha avuto sempre parole di elogio solo e soltanto nei confronti di Cimino. “Non riconosco altri leader e confido nella sua saggezza per tornare assieme a governare la Provincia”. Ma i buoni propositi di ieri, oggi rischiano di andare in soffitta. Perché il presidente della Provincia passa al contrattacco. “Il comitato elettorale non lo faccio e non l’ho mai fatto – spiega D’Orsi – ricordo a Cimino che ho candidato mia moglie alle Regionali per sostenere il candidato presidente Miccichè che è il suo leader siciliano. Che in occasione del comizio in piazza Cavour sono salito sul palco accanto a lui. Che nella mia giunta avevano due componenti e per quattro anni siamo stati alleati. E allora o il comitato elettorale lo abbiamo fatto assieme o, come è evidente, si tratta di strumentalizzazione, di accuse gratuite per interessi politici. Fianiamola con questi attacchi inutili. Pensiamo piuttosto a lavorare seriamente per il bene il territorio” – conclude D’Orsi.
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