Temi umani e politici che finiscono inevitabilmente per intrecciarsi. Parla di tradimenti, di gradite visite, ma anche di Seconda Repubblica e di quella verrà. Totò Cuffaro, ex presidente della Regione, ora in carcere
a Rebibbia dove sconta una condanna a sette anni per favoreggiamento alla mafia, intervistato dal talk show ‘Roma InConTra-Ara Pacis’, fa alcune importanti confessioni.
“Il tradimento umano spiega subito Cuffaro – è quello che mi fa più male. L’ho subito dai vertici
della politica”. E fa anche nome e cognome. Sul banco degli imputati Raffaele Lombardo, il suo successore a Palazzo D’Orleans.
“Lui cinicamente non ha avuto nessun dubbio nell’allontanare il suo rapporto con me e qualche altro dirigente politico. In compenso – osserva
ancora Cuffaro – devo dire che questa mia vicenda giudiziaria mi ha rivelato quanto straordinario fosse l’affetto, l’amicizia e la stima di tantissime persone che non so neanche chi sono. Ho ricevuto 12 mila
lettere, 50 – 60 al giorno, che mi fanno piacere. E per quanto riguarda le visite – fa sapere Cuffaro – ho molto apprezzato quella di Casini, Follini, Alfano, di Salvo Fleres, mio amico fraterno. Una visita che non mi aspettavo, straordinaria, è stata quella di Marco
Pannella”.
L’ex governatore annuncia poi di aver “cominciato a scrivere un altro libro”. E ne svela il titolo: ‘Memorie di un presidente detenuto’. “Mi sono molto ispirato – ammette – alle Memorie di Adriano, sono già al lavoro, ho già scritto parecchie cose”.
Infine Totò Cuffaro si sofferma sulla Seconda Repubblica: “è stata vergognosamente peggiore della prima – tuona – e la Terza, che nascerà, sarà vergognosamente peggiore della seconda, saràdisastrosa. Forse – conclude Cuffaro – l’unico vantaggio che avremo in questa Terza Repubblica è il declino di Di Pietro, ma sarà peggio Grillo di Di
Pietro. Spero di non essere un buon profeta”.
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Valentina Lattuca liked this on Facebook.