“Il sindaco con un manifesto ha fatto appello alle associazioni e alla società civile al fine di formulare un programma e dare vita ad un’amministrazione
esautorando le forze politiche che lo hanno designato ed eletto. Fallito il tentativo si è rivolto alla coalizione ponendo un ultimatum: “O mi date i nomi degli assessori entro sabato o provvedo”. Di “sabati” ne sono passati tanti , ma della soluzione della crisi neanche a parlarne. Il sindaco temporeggia e il PdL, il Pid, il Mpa e le liste civiche che a parole sostengono Manganella dimostrano tanto senso di irresponsabilità”.
Il Fli non ha torto.
La situazione della città è gravissima, forse, la peggiore della sua storia.
Agli eterni problemi mai risolti, come la metanizzazione e il centro storico si è aggiunto quello finanziario.
Alle tasse che già si sono abbattute sui contribuenti, il 2013 porterà nuove imposizioni. Il servizio di igiene ambientale con il primo di gennaio aumenterà almeno del 20 per cento e, inoltre, i contribuenti si dovranno fare carico del debito ventennale con la Regione siciliana approvato recentemente dal Consiglio comunale, per circa 400.000 euro all’anno.
A fronte dell’allarme sociale non si giustifica il comportamento di quella parte della politica che guida Favara.