É questo l’importante traguardo raggiunto dalla Commissione europea per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento europeo, presieduta da Sonia Alfano e della quale è relatore parlamentare Salvatore Iacolino. Lo strumento specifico del Fondo di sicurezza interna è stato approvato a larga maggioranza nel’ambito del Quadro finanziario pluriennale 2014-2020.
“L’ampio sostegno dei Gruppi politici sulla distribuzione delle risorse, pari a 1.128 milioni di euro, – ha affermato Iacolino – garantirà un approccio coerente a livello europeo per fronteggiare le minacce della criminalità organizzata e sostenere la domanda di giustizia, libertà e sicurezza dei cittadini.
Abbiamo deciso, pertanto, di attribuire maggiori risorse agli Stati membri per promuovere programmi di cooperazione di polizia attraverso lo scambio di informazioni e delle migliori pratiche, indicatori chiari per il raggiungimento degli obiettivi, coordinamento con il servizio di azione esterna nei programmi di cooperazione con i Paesi terzi, ed una maggiore cooperazione con le agenzie europee, in particolare Eurogol. Solo norme chiare, strumenti efficaci e meccanismi di solidarietà e responsabilità degli Stati membri possono dare allo strumento finanziario la possibilità di fronteggiare la criminalità transfrontaliera che minaccia l’equilibrio politico, economico e sociale della comunità internazionale e penalizza l’economia lecita dell’Unione europea”.
Il fondo per la sicurezza interna sostituisce gli attuale programmi e serve a sostenere un approccio coerente e globale alla cooperazione di polizia, compresa la gestione delle frontiere esterne all’Unione europea.
Le risorse serviranno a finanziare azioni transnazionali, azione collegate alla dimensione esterna, azioni particolarmente innovative, studi, iniziative pubbliche e lo sviluppo del nuovi sistemi per la gestione dei flussi migratori.
Il fondo non è riservato solo ed esclusivamente agli Stati membri dellUnione europea, ma supporterà anche azioni con Paesi terzi, purché, ovviamente queste siano nell’interesse della politica dell’Unione in fatto di immigrazione e di sicurezza interna.