E’ ripresa nel pomeriggio la raccolta dei rifiuti ad Agrigento e negli altri 18 Comuni consorziati all’Ato Gesa Ag 2. Netturbini al lavoro e autocompattatori in azione per svuotare i cassonetti già colmi di spazzatura dopo un giorno mezzo di interruzione del servizio.
La svolta nel tardo pomeriggio. Le ditte, dopo avere ricevuto rassicurazioni dai vertici del dipartimento regionale per l’emergenza, hanno dato l’ok ai lavoratori che da ieri erano in ferie forzate. Una scelta meditata perché la discarica, autorizzata con decreto dalla Regione stamattina, in alternativa a quella di Siculiana, chiusa dalla ditta Catanzaro in segno di protesta per il mancato introito del credito vantato, comporta costi aggiuntivi per raggiungerla. Il sito individuato è infatti quello di Gela. I rifiuti saranno conferiti lì fino al 31 dicembre. Poi si vedrà.
Intanto non è escluso che nei prossimi giorni possano tornare a protestare gli operatori ecologici, destinati a subire, indirettamente, il provvedimento di pignoramento dei conti correnti dell’Ato ad opera della ditta Catanzaro. Alla luce di questa novità, infatti, difficilmente potranno percepire lo stipendio di settembre. Almeno per intero: visto che il 30%, quello a carico dell’Ambito, rimasto a secco di liquidità, è ora un’incognita. Il 70%, invece, quello garantito dal commissario per l’emergenza, è già disponibile. E il pignoramento delle somme, quasi 500 mila euro, penalizzerà anche il personale alla dirette dipendenze della Gesa.