Nell’ attesa di conoscere i nomi dei componenti della giunta della “liberazione”o se si preferisce del sindaco libero, come si leggeva nel titolo dell’ articolo del direttore il 18 dicembre scorso, mi arrovello nell’immaginare gli elementi distintivi di una personalità che possa essere adatta all’impegno di assessore nella giunta Manganella. Se escludiamo notabili e luminari e i loro contrari come gli insignificanti e i mestieranti si può facilmente pensare ad una persona che non abbia ingombranti interessi privati da anteporre a quelli pubblici. E’ una condizione necessaria ma non ancora sufficiente, perché dovrà essere un figlio della città e della sua storia.
In quale periodo storico dovrà riconoscersi, delle diverse e contrastanti stagioni che il paese ha conosciuto? Nella stagione delle lotte per l’ emancipazione dei minatori e dei contadini, oppure in quella dell’abusivismo che ci ha reso famosi per aver degenerato il territorio? La nostra storia, come in tutto, è piena di contraddizioni c’è il Masaniello agitatore politico è la vittima dello sfruttamento e dell’ostracismo.
Godrà della sensibilità della migliore tradizione artigianale che soffre delle diseconomie di un paese con enormi ritardi, oppure uscirà dal crogiolo di una agiata e indifferente area che si pregia del suo status esaltato dal degrado circostante?
Amerà la cultura delle regole o quella dell’ apparire? Vorrà ispirarsi al modello “Ambrosini” incurante del consenso piuttosto che al modello popolare di “Filippo Lentini” prima maniera?
Se non sarà un po’ di tutto, come farà ad entrare nelle abitudini radicate per gestirle in vista di un loro superamento?
Io credo che non esista una produzione esclusiva di personalità utili al paese e quindi la loro ricerca dovrebbe superare i confini della vecchia maggioranza per coprire anche la minoranza responsabile su una piattaforma di priorità del paese condivisa e se occorrerà ancora qualche giorno, pazienza signor sindaco ne sarà valsa la pena.