“Se prima di Natale non dovessimo ricevere una risposta positiva, andremo a rispolverare la tenda che diventerà così punto di riferimento logistico sia per me che per i miei assessori”. Annuncia un’altra protesta delle sue, plateale, di impatto, il presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D’orsi, stanco a deluso di attendere invano dalla Regione il passaggio formale per la presa in consegna dell‘immobile ex consorzio Asi, nato come sede di addestramento per la formazione professionale, ma mai utilizzato, per metterlo, una volta opportunamente adeguato alle nuove esigenze, a disposizione della popolazione scolastica dell’Ipia di Agrigento.
Lo ricordiamo, da inizio anno scolastico studenti, docenti, bidelli, si sono ritrovati senza la loro sede, in contrada Calcarelle, perché a rischio crollo.
“Siamo fermi al 22 novembre – spiega D’Orsi – quando è stato firmato il decreto con il quale ci vengono concessi i locali a titolo gratuito. Da allora aspettiamo che formalmente ci diano la disponibilità della struttura. E’ trascorso quasi un mese e siamo ancora al punto di partenza. E’ semplicemente assurdo e paradossale. In tutti i modi in questi giorni, affidandoci anche all’assessore Lo Bello e ai deputati agrigentini, abbiamo provato a metterci in contatto con il Governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, ma senza esito positivo. E allora ecco la provocazione. Siamo pronti – tuona D’Orsi – a collocare la tenda nella struttura dell’Asi per richiamare l’attenzione di chi di dovere”.
E intanto D’orsi nell’affannoso tentativo di tamponare l’emergenza, proprio oggi ha firmato un ordine di servizio con il quale precetta un dirigente scolastico di un istituto superiore della città a liberare delle aule in eccesso per metterle a disposizione degli studenti dell’Ipia Fermi. Una prova di forza.
2 commenti
Franca Licata liked this on Facebook.
Presidente dovrebbe tornarsene a casa una volta per tutte. Stuffà!
Solo cosi potrebbe fare il miracolo a tutta la provincia.