Troppo caos, troppe pressioni. Una giostra impazzita attorno alla Primarie del Pd per la scelta dei parlamentari. E così un pezzo da novanta del partito, ad Agrigento, sarebbe pronto a non salire. A fermarsi almeno per questo giro. Angelo Capodicasa è sul punto di rinunciare alla candidatura.
“Sto riflettendo, potrei mettermi da parte”. Una bomba, un annuncio davvero clamoroso. Basterà aspettare comunque qualche ora per capire se la notizia prenderà corpo. Domani alle 20 scade, infatti, la presentazione della lista per le Primarie che la direzione nazionale del Pd celebrerà a fine mese per la scelta dei parlamentari. “C’è un ragionamento in corso – aggiunge Capodicasa – se ci saranno le condizioni darò spazio ad altri. Il ricambio è utile in un partito – osserva ancora il deputato agrigentino.
Ma è difficile pensare ad un Angelo Capodicasa, da decenni sulla scena politica locale, provinciale, regionale e nazionale, fuori dai giochi. E’ verosimile allora ipotizzare, nella misura in cui la rinuncia di tornare a Roma si concretizzasse seriamente, un futuro diverso per lui, con un ruolo importante all’interno del Pd o forse all’interno del nuovo governo se dovesse diventare Premier il suo amico Pier Luigi Bersani.
Intanto, Capodicasa a parte, ma sua scelta sarà nevralgica, in casa Pd ad Agrigento sono ore molto convulse. C’è da capire come si stia muovendo il senatore Benedetto Adragna che potrebbe contare sull’apporto del deputato all’Ars, Giovanni Panepinto. Anche se non è escluso che il sindaco di Bivona, seppur a lui riconoscente per il sostegno ricevuto alle Regionali, possa imboccare una strada diversa.
E poi in queste ore circolano tanti nomi di possibili candidati alle Primarie. Si parla di Giovanna Iacono, attualmente assessore al Comune di Santa Elisabetta, della raffadalese Sabrina Mangione. Ed ancora di Emilio Messana, segretario provinciale del partito, di Enzo Napoli, che fa parte dell’esecutivo regionale, e dell’empedoclino Antonio Giuseppe Sinesio. E potrebbe spuntare anche un rappresentante dell’area che fa riferimento a Matteo Renzi.
Ricordiamo che per partecipare alla consultazione, tranne gli uscenti, i candidati dovranno raccogliere firme pari al 5 percento degli iscritti al Pd nel 2011. Nell’agrigentino i tesserati superano di poco i tre mila.
1 commento
Scommetto che Capodicasa la poltrona non la molla;dopo tanti anni,lui,il suo culo e la poltrona sono un tutt’uno.