Quattro consiglieri comunali hanno rinunciato al gettone di presenza, il presidente del Consiglio comunale si è ridotto indennizzo del trenta per cento e lo stesso ha fatto il sindaco.
Si è iniziata la fase due di Manganella con l’insediamento della Giunta “Maya”, che potrebbe coincidere con la rinuncia totale delle indennità del sindaco e degli assessori.
La gente approverebbe e apprezzerebbe.
Sotto l’albero di Natale come regalo alla collettività potrebbero mettete le indennità politiche, ma non per sempre, a tempo determinato, fino a quando non saranno produttivi.
Una rinuncia temporanea fino alla metanizzazione della città, all’approvazione del Piano regolatore generale o all’azzeramento dell’evasione fiscale.
Con queste condizioni potrebbero non prendere un centesimo di euro fino al termine del loro mandato elettorale?
Può essere.
Ad ogni modo, senza il raggiungimento di apprezzabili risultati non c’è un solo valido motivo per pagarli, mentre non è vantaggioso neppure tenerseli in forma gratuita, ché fanno danni.
Il loro gesto di rinuncia alle indennità sarebbe, comunque, apprezzato.
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