La presentazione della nuova giunta al civico consesso è stata l’occasione per dirsele di santa ragione, sindaco e consiglieri.
Il primo intervento è stato del sindaco che ha presentato ad uno ad uno gli assessori e le relative deleghe, chiudendo il suo discorso definendo la nuova squadra “né politica, né tecnica, ma la giunta di Manganella formata da uomini e donne di qualità”
Dopo Manganella è stata la volta di Salvatore Lupo che lo ha attaccato senza sconti. “La sua attività – rivolto al sindaco – dall’insediamento ad oggi ha un resoconto pietoso. Vi sfido a individuare qualcosa che possiate con onore intestarvi. Per quanto riguarda la giunta, sulle persone posso solo esprimere apprezzamento, ma hanno puntato su di un cavallo perdente. Noi non siamo interessati alla spartizione ma al rispetto dei programmi”.
Sulla stessa linea l’intervento a seguire di Mariella Vella. “Noi abbiamo a cuore – ha detto il capogruppo del Pdl – il bene della città, per questo abbiamo lasciato libero il sindaco di fare le scelte più opportune nella composizione della giunta, che devo dire manca di esperienza rispetto alle gravi problematiche che deve affrontare. Il programma elettorale si è arenato e non riscontriamo il miglioramento promesso".
Per il consigliere Grova “il sindaco non ha più una maggioranza numerica, c’è lo scollamento tra amministrazione e consiglio”.
Giovanni Bennardo è andato giù pesante criticando tutte le scelte del sindaco.
E se i consiglieri non hanno fatto sconti al sindaco, quest’ultimo li ha ricambiati con lo stesso “affetto”, precisando che ha dovuto operare tra i tagli dei trasferimenti finanziari e i debiti. Poi è sceso nei particolari sulle dimissioni di Rosetta Morreale “una delle migliori tra gli assessori che ha dovuto lasciare perché lo ha chiesto il suo partito. Io l’avrei tenuta”.
Sulle dichiarazione dei consiglieri che si dicono non affezionati alla spartizioni delle poltrone, non ci sta Manganella e contrattacca affermando che il punto di discordia è stato proprio “a cuntra”. “Cascio mi aveva detto che aveva bisogno di due persone in Giunta”.
Sul programma, il primo cittadino ha affermato che almeno un terzo è stato rispettato. “Ho trasmesso al presidente del Consiglio comunale la proposta di adozione del Prg. Il mercato fieristico sarà una realtà a breve scadenza. Sono forse l’unico sindaco che ha organizzato una manifestazione in favore del centro storico, che ha spinto la Regione al finanziamento di tre milioni di euro, che, purtroppo, per come è stato posto non possono essere utilizzati. Sul personale comunale, andate a vedere quali amministrazioni hanno preso provvedimenti disciplinari, come la mia”.
Sulla dichiarazione di Manganella in riferimento alla “pretesa” dell’onorevole Cascio di due presenze in giunta, i consiglieri Scalia e Broccia, hanno voluto precisare, nel nostro giornale, che “presenti gli onorevoli Giuseppe Ruvolo, Nino Bosco e Cascio, è stato il sindaco ad offrire due assessori al Pid e non Cascio a chiederli.”.
Dichiarazioni, repliche e tanta confusione hanno distolto l’attenzione sull’importante punto posto all’ordine del giorno relativo alle misure correttive chieste dalla Corte dei conti, che devono essere approvate entro il prossimo giorno 5 gennaio.
I consiglieri lo hanno affrontato alla fine dei lavori, prima del rinvio al prossimo giorno quattro.
Grova e Vella hanno sottolineato che saranno necessari interventi strutturali e non possono essere presi in considerazioni altri tagli o aumenti delle tasse.
A questo punto, nella buia confusione dell’aula Falcone Borsellino è entrata la luce della chiarezza del segretario comunale Giglia, in sostituzione del titolare al momento assente.
La dottoressa Giglia è stata così professionale nell’esposizione del particolare problema e delle possibili soluzioni da catalizzare l’interesse e l’eccezionale attenzione di tutto il Consiglio comunale.
Ha parlato di personale e della sua produzione, ché la cittadinanza paga le tasse e non vuole vedere gente che non lavora. Ha citato il sindaco di Palma di Montechiaro che si sposta con la sua macchina. Ha ricordato a tutti che i Comuni del Meridione devono iniziare a pensare come quelli del Settentrione. Una vera e propria lezione che si è chiusa con l’applauso dei consiglieri, degli amministratori e del pubblico.