Una giornata quella di oggi densa di incontri, riunioni, trattative: attorno al tavolo Teresa Restivo, liquidatore dell’Ato Gesa Ag2, si è interfacciata, a turno, con i sindaci, i sindacati, le imprese, che si occupano della raccolta della spazzatura, e la ditta Catanzaro che gestisce la discarica di Siculiana.
In serata la fumata bianca che pone fine alla due giorni di blocco del servizio ad Agrigento e negli altri 18 comuni consorziati. Domani mattina i cassonetti, già stracolmi, saranno svuotati. I cancelli dell’impianto di contrada Matarano, dopo una ventina di giorni, riapriranno. La proprietà, dietro garanzie assunte dall’Ato e dagli amministratori comunali, ha deciso di interrompere la protesta.
“Ma si tratta – spiega Teresa Restivo – di un’apertura a tempo. La ditta Catanzaro ci ha concesso una proroga fino al 31 gennaio. Se entro quella data, o al massimo entro i primi giorni di febbraio, non saranno mantenuti gli impegni, ci ritroveremo nuovamente con la discarica chiusa. Io sono comunque fiduciosa che la situazione possa avere un epilogo positivo”.
E dalla discarica alle ditte, l’altro fronte caldo della vertenza. Proprio domani scade la proroga. Ma anche qui la soluzione è stata individuata. Il raggruppamento di imprese ha dato la disponibilità, dietro sempre garanzie scritte, di andare avanti nel servizio di raccolta fino al 30 settembre.
“I dettagli dell’accordo – spiega Teresa Restivo – saranno ultimati e formalizzati nella giornata di domani attraverso la sottoscrizione di appositi contratti con il coinvolgimento anche delle organizzazioni sindacali d categoria”.
Diversi i sindaci che hanno comunque manifestato la volontà, approfittando della nuova normativa in materia, di gestire in proprio il servizio di raccolta dei rifiuti. A giorni il testo della legge sarà pubblicato sulla gazzetta ufficiale. “E’ vero – osserva Teresa Restivo – i comuni hanno questa opportunità. Ma deve essere chiaro a tutti che l’Ato, così come è stato riempito va svuotato. Devono accollarsi anche gli annessi e connessi. Mi riferisco al fatto – conclude il liquidatore – che il personale non potrà essere lasciato al proprio destino”.
1 commento
Joseph Zambito liked this on Facebook.