Ci sono ancora quartieri sprovvisti dalla rete del metano.
A tal proposito, Simone Gramaglia, consigliere comunale, chiede al sindaco Zambuto i motivi per i quali ad oggi la rete del metano non è stata realizzata, quali risorse dovrebbero essere impegnate per finanziarie il progetto ed entro quanto tempo l’amministrazione intende avviare e, soprattutto, completare questi lavori.
"Nel 1988 il Comune ha stipulato una convenzione con l’Italgas – ha affermato Gramaglia – Il Consiglio comunale del 23 febbraio 2011 ha approvato l’atto di indirizzo: “Impegnare l’Amministrazione attiva affinché vengano urgentemente avviate tutte le necessarie procedure per la realizzazione della rete di metanizzazione a servizio dei cittadini residenti in contrada San Michele e per le altre zone per le quali sono state e/o saranno avanzate richiesta da parte dei cittadini.”
Ovviamente dal febbraio 2011 ad oggi la realizzazione della rete di metanizzazione non ha compiuto alcun passo in avanti. E pensare che non si tratta di un solo quartiere.
"Non sono ancora serviti la frazione di San Michele, via Pier Santi Mattarella, una buona fetta dei quartieri di San Leone e Villaggio Mosè, contrada Calcarelle e molte altre ancora – ha proseguito Gramaglia – E’ proprio il caso che si intervenga . Adesso ho inviato al sindaco Zambuto una interrogazione e resterò in attesa di risposta per i prossimi 30 giorni. Poi farò un atto di indirizzo. D’altronde la mancanza della rete di metanizzazione in queste aree provoca dei forti disagi per i residenti e, occorre aggiungere, che nei programmi delle ultime campagne elettorali, compariva come priorità dell’amministrazione comunale l’ammodernamento dei quartieri. Invece – ha concluso Gramaglia – nel programma triennale delle opere pubbliche, non si fa alcun riferimento ai lavori di metanizzazione nei vari quartieri e vie cittadine".
1 commento
Veramente grave che nel piano triennale delle opere pubbliche si dimentichino proprio le opere di urbanizzazione?!?!?!?
Ma mentre analizzavate il fascicolo per la votare non ve ne siete accorti!?
E’ un atto di indirizzo riproposto diverse volte in diverse circostanze che si è sempre rivelato inefficace perchè non ci sono risorse. Bisognerebbe prima attivarsi per quantificare quanto deve Italgas al Comune per l’occupazione di suolo pubblico dal 2007 a oggi e rivedere la convenzione. Recuperate quelle somme allora si potrebbe proporre un atto di indirizzo affinchè il Comune si attivi o faccia attivare Italgas, in virtù dei crediti, affinché la rete si completi. Perchè così ci sarebbero le risorse!