Quella che vi raccontiamo è l’avventura di un padre che accompagna al pronto soccorso dell’Ospedale di Agrigento il suo bambino di appena 2 anni reduce di una caduta accidentale all’interno dell’abitacolo dell’autovettura del nonno.
A seguito della quale il "bimbo ha accusato un trauma cranico regione occipitale dove è presente una escoriazione di circa 1 cm”, questo il referto alle 20.04 del "Triage".
L’operatore quasi con occhio magico senza aver minimamente effettuato alcuna visita sanitaria appone il bollino verde, si tratta di un caso non urgente.
Bisogna aspettare il turno.
Il corridoio "sala d'attesa" si inizia a riempire come uno stadio ad inizio di un derby calcistico, con pazienti o aspiranti tali, cartellino alla mano con codice rosso o giallo.
Si mescolano casi urgenti e meno; ansia per l’attesa di poter essere visitati, curati o semplicemente accettati e trasferiti al reparto di competenza per le visite o consulenze.
I minuti passano, i parenti o accompagnatori ognuno in fermento per potere entrare nella famosa “porta del giudizio” con davanti una favolosa e geniale frase: “NON BUSSARE PER QUALSIASI INFORMAZIONE ASPETTARE CHE SI APRA LA PORTA”.
Immaginate il nervosismo per la lunga attesa, con il bimbo di 2 anni e accanto l’anziano sofferente in barella o in carrozzina.
Gli stessi parenti inizialmente in salute in quell'inferno si saranno procurati un ulcera nervosa perforante.
La lunga attesa del genitore finisce alle 21.45, dopo poco meno di due ore e solo grazie all'acceso intervento dell’im-paziente papà verso l’infermiere.
Solo allora il piccolo ha potuto ricevere le opportune cure in reparto e fare ritorno a casa. Alla fine della fiera si usciva dall'inferno dopo tre ore. .
Vi abbiamo raccontato questa avventura per ricordare ai tanti politicanti di turno, mangiasoldi a tradimento, che la salute non è un optional ma un diritto da tutelare e garantire. Un codice verde vuol significare una minore urgenza per il paziente che riporta delle lesioni e che non interessano le funzioni vitali ma vanno curate; non vuol dire aspettare per ore o addirittura intere giornate gli altri codici in attesa che vengano esauriti.
Persino ai supermercati esistono le casse veloci per il pagamento di pochi prodotti.
Oggi vi abbiamo raccontano di un bimbo che grazie a Dio ha semplicemente fatto una gita turistica in ospedale, perché non vorremmo mai raccontarvi la storia dell’anziano lasciato morire nel corridoio dell’ospedale di un pronto soccorso.
3 commenti
Giuseppe Vitello liked this on Facebook.
L’ospedale di Agrigento ha tantissimi difetti ma quello che è successo a questo signore è quello che succede in tutti gli ospedali italiani ed anche Europei. Piuttosto me la prenderei con tutte le persone che vanno al pronto soccorso per “ogni minima fissaria”
Il vero problema è che le persone si presentano in ospedale con piccoli problemi fingendosi ignari del codice bianco (che, in tanti, non appena gli viene detto di pagare 25 euro girano i tacchi e se ne vanno) o dei codici verdi in cui purtroppo l’attesa è lunga. Questo problema non riguarda solo l’Ospedale Agrigentino ma molti degli ospedali italiani. Esistono le Guardie Mediche per i codici verdi e i medici di medicina di base per i codici bianchi, che quando opportuno indirizzano il paziente dal medico specialista.
Questo è quello che dovrebbero sapere tutti prima di puntare il dito verso la Sanità, il personale o gli ospedali.