Si svolgerà giovedì 24 gennaio il V Trofeo “Totò Schifano” in memoria dello chef favarese scomparso nel 2000. La competizione culinaria, dedicata allo chef, è riservata a cuochi e pasticceri professionisti che vogliono ricordare e commemorare la figura prestigiosa di Schifano attraverso la sua più grande passione, la cucina mediterranea e la sua diffusione in tutto il mondo. Salvatore Schifano, oltre ad essere uno chef di rilievo internazionale, era anche docente presso l’Istituto Alberghiero di Favara “G. Ambrosini” e Presidente Regionale dell’Unione Regionale Cuochi Siciliani. Ed è infatti a cura dell’Unione che ogni due anni si organizza la kermesse culinaria che nel 2013 ha scelto come tema “L’arancia nel salato e nel dolce”.
La partecipazione che potrà essere individuale o in coppia vedrà una preselezione effettuata dalla commissione culinaria al seguito della quale coloro che saranno ritenuti idonei parteciperanno alla competizione il 24 gennaio presso i locali dell’Istituto Alberghiero di Favara. Le prove della competizione saranno basate sulla preparazione, entro un massimo di tre ore, di un piatto principale e un dessert costituiti da sei porzioni ciascuno: uno per ogni componente della giuria ed uno destinato al buffet. Nel tempo assegnato ai concorrenti per l’espletamento della prova, un commissario nominato dal consiglio direttivo avrà il compito di vigilare sul corretto svolgimento delle prove di gara al termine della quale esprimerà un voto segreto che riguarderà anche la corretta osservanza delle norme HACCP e l’utilizzo degli utensili da parte di ciascun concorrente. Tale punteggio, che rimarrà segreto e verrà consegnato in busta chiusa al Presidente della giuria, andrà a sommarsi al punteggio espresso dagli altri componenti la giuria. Saranno quindi la somma dei voti ottenuti a decretare la classifica finale e i primi tre classificati ai quali saranno consegnati una targa ed un diploma. Il primo classificato si aggiudicherà il “V Trofeo Totò Schifano”.
Sicilia ON Press. Tutti i diritti riservati. Testata giornalistica registrata al Tribunale di Agrigento al n. 314 del 10/01/2013. Direttore: Franco Pullara. Società editrice: SE.CO.FORM. S.R.L.
Sito creato da Salvo Vinciguerra Architetto.
2 commenti
Salve, ci tengo a segnalare che quest'articolo è stato copiato e incollato da uno scritto da me. Sono state cambiate un paio di parole ma la struttura dell'articolo è quella. Il fatto che mi lascia perplessa è che il pezzo è a firma di un'altra persona. Vi segnalo il mio pezzo sritto per "La Sicilia" e riportato su Sfiziosarte.it http://www.sfiziosarte.it/eventi/350-v-trofeo-schifano-i-cuochi-si-sfideranno-sul-tema-l-arancia-nel-salato-e-nel-dolce.html Cordialmente. Claudia Caci
——————————————
Gentilissima Claudia,
non fa certo piacere leggere di aver fatto copia e incolla di un articolo a firma di un altro collega. Senza entrare nel merito, vero o non vero, non essendo abituato a questo modo di fare giornalismo, la stessa notizia mi mortifica.
Entrando nel merito, di seguito allego la replica di Rosaria Spataro.
"Egregio direttore,
>mi corre l'obbligo di rispondere alla sig.ra Caci specificando che la
>notizia mi è stata fornita da una studentessa dell'Istituto Alberghiero
>Ambrosini nei termi in cui l'ho riportata. Ho riscontrato che la medesima è apparsa su diverse altre testate on line
>e cartacee. Vorrei anche sottolineare che la nostra testata opera anche
>a Favara per cui non è difficile essere a conoscenza delle iniziative
>che avvengono sul territorio.
>grazie. Rosaria Spataro"
Con stima
F. Pullara
Gentilissimo F. Pullara, ringrazio lei e la collega per la tempestiva risposta. Il fatto dispiace anche me. Il pezzo di riferimento, non è un comunicato stampa, è un articolo da me scritto per "La Sicilia" e successivamente riportato su diverse testate giornalistiche e non per le quali collaboro, ma si è sempre rispettata la fonte e la mia firma. Non so se abbia avuto modo di confrontare il mio pezzo con quello riportato sul suo sito, ripeto come già scritto, è diverso nell’attacco mentre nella conclusione sono state tolte delle parole, ma la struttura è quella. Cordialmente Claudia Caci
———————–
Gentilissima Collega, chi mi conosce sa che non sono abituato a "rubare", capisco il suo disagio, tra l'altro, è lo stesso che ho subito e continuo a subire, quasi tutti i giorni anche io.
Rosaria Spataro, ha, certamente e indubbiamente, avuto la notizia da una fonte diversa dalla sua. Le dicevo e confermo che non desidero entrare nel merito, per ovvie ragioni che non le darebbero la giusta e dovuta soddisfazione.
Sulla giusta soddisfazione la prego, comunque, di prendere in considerazione la possibilità della pura casualità.
Ad ogni modo, Le rinnovo il mio dispiacere per l'accaduto.
Con stima
Franco Pullara