La seduta si è iniziata con la civile protesta del Comitato beni comuni, delle associazioni Melablu, Compassione, Nicodemo, Sinistra ecologia libertà e il partito delle Rifondazione comunista contro i tagli delle prese idriche.
I manifestanti hanno riempito l’aula Falcone Borsellino di manifesti che denunciavano l’abuso e la violenza esercitati dal gestore del servizio su chi non può, per la sua povertà, pagare il canone.
Approvati i punti riguardanti i regolamenti della toponomastica e le spese di rappresentanza, il Consiglio ha affrontato la relazione annuale del sindaco.
Sasà Manganella nel suo lunghissimo intervento ha raccontato il suo primo anno di amministrazione, iniziando dal giugno del 2011. Quasi impossibile riportare tutto il suo discorso, rischieremmo di annoiarvi.
In estrema sintesi, Manganella si è detto certo di avere raggiunto un quinto degli obiettivi del suo programma elettorale considerato di essere al primo anno del mandato elettorale. Di se ha detto di essere "sindaco di lotta e di governo".
Ha ammesso qualche criticità nel settore della viabilità, ma ha fatto presto a ribadire che, comunque, la colpa non può essere addebitata alla sua amministrazione, che poco ha potuto fare senza risorse finanziarie.
Ha tracciato un percorso amministrativo iniziatosi con la delibera di rescissione del contratto con l’Aipa e continuato con la nuova organizzazione del personale comunale, gli interventi del centro storico, sul turismo, per il palazzetto dello sport, senza tralasciare nulla ed esaltando, in ogni singolo settore, l’attività della sua amministrazione.
Dopo il suo, sono iniziati gli interventi dei consiglieri comunali.
Il primo è stato quello di Antonio Palumbo che ascoltando il sindaco ha avuto la sensazione che parlasse di una città diversa di Favara.
“Se non avessi letto l’intestazione della relazione – ha detto il rifondato – mi sarebbe venuto il dubbio di avere sbagliato aula consiliare e città, ma stava parlando proprio di Favara". Senza sconti, Palumbo ha fatto un sintetico elenco di errori amministrativi, nel settore della scuola, nel controllo del territorio con il riesplodere dell’abusivismo edilizio, la piscina chiusa, il verde pubblico. A Palumbo non sono mancati gli applausi del pubblico presente nell’aula consiliare, come non sono mancati agli altri consiglieri intervenuti sull’argomento della relazione annuale.
Mariella Vella dopo essere intervenuta sulla Tosap, sull’Aipa e su un richiamo al sindaco di non ricorrere ad altra esternalizzazione per la riscossione dei tributi, si è tolto, con grande e visibile soddisfazione personale, un sassolino dalla scarpa.
“Rispetto al suo non votare Berlusconi – ha detto il capogruppo del Pdl – farebbe bene a dimettersi e a ripresentarsi con il simbolo del suo partito”.
Giovanni Bennardo, nel suo “colorito” discorso ha paragonato il resoconto del sindaco “a cucuzza”. “Spezie – ha detto il consigliere indipendente – metticcinni na visazza, falla comu vò è sempri cucuzza”.
Per Paolo Alaimo è stato un anno orribile da dimenticare.
Per Salvatore Lupo “il sogno di un singolo è diventato l’incubo di una città”.
Una relazione troppo teorica, dove di reale c’è poco è stato il commento di Calogero Castronovo.
Giuseppe Grova ha fatto un ragionamento di grande respiro politico, oltre che critico dell’azione del sindaco.
Alla fine il dibattito si è chiuso con i “botti di mezzanotte”. Nella replica, Manganella è scivolato sul piano personale nei confronti di Giovanni Bennardo e da lì l’alzata di scudi da parte di Salvatore Lupo e di altri consiglieri, intervenuti in aiuto del collega.
In conclusione la relazione non ha convinto i consiglieri ed è stata l’occasione per fare sapere alla città che l’opposizione sarà dura.
10 commenti
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Attenzione a non sottovalutare il problema dei tagli delle prese idriche….e dopo le proteste pacifiche far finta di niente….bisogna risolvere concretamente la situazione della povera gente….
Il grande Kennedy, ammonendo, diceva: “Coloro che rendono impossibile la rivoluzione pacifica, renderanno inevitabile la rivoluzione violenta”.
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Ieri sera caro direttore, credo che abbiamo assistito a une delle “sceneggiate” più vuote politicamente, perchè solo così si possono chiamare, e non certo civico consesso, dove di civico a mio modo di vedere è rimasto veramente ben poco. Ho visto un PdL ormai fuori binario, fuori strada, sconquassato, monotono dove tutti hanno fatto lo stesso intervento, ma il capogruppo a cosa serve? o forse non c’è più un capo gruppo e ogni anima vuole la sua lode? Uno su tutti, Fallea ha fatto un discorso più concreto di quelli del Pdl, bisogna rifondare il partito a Favara. Troppe teste, troppe idee, pochi fatti. Un PdL che ha attaccato il sindaco sulla relazione annuale, ma loro dove erano? dove sono stati? hanno governato insieme? mi sembra che sono stati presenti e hanno governato insieme. Un PdL che dopo 15 giorni di via libera con la nuova giunta, passa in opposizione, il sindaco avrà anche sbagliato a dire certe cose, ma in politica ci vuole anche buon senso. Insomma mi sta sembrando un Russello Bis. Basta con le scuse, siete stati complici del vostro destino, avete vinto le elezioni e siete li per governare assumetevi le vostre responsabilità, o aiutate il sindaco per il lavoro di amministrazione o prendete atto del fallimento e presentate voi, e non l’opposizione, a giugno la mozione di sfiducia. Poi ho visto un segretario superficiale per certi versi disinteressato, poco attento, forse non si vuole immischiare nelle vicende politiche, certo ci mancherebbe, ma che cominci almeno a fare il suo lavoro in modo più attento e molto più scrupoloso. Poi ho visto un Presidente per certi versi a senso unico, forse intimorito da una possibile mozione di sfiducia per la carica che ricopre, ma caro presidente o si fa il piatto uguale per tutti o se non si sa usare il mestolo si metta da parte, non può lasciare liberi i consiglieri di attccare ripetutamente il sindaco e non lasciare al sindaco la possibilità di rispondere alle accuse. Stia tranquillo non la sfiduciano, come non sfiduciano neanche il sindaco. Ho visto un sindaco arrabbiato, per certi versi furioso avrà anche sbagliato il modo e e qualche cosa che ha detto, ma i consiglieri quando parlano di lui non sbagliano mai? sono sempre educati e rispettosi? a mio parere no. E pure continuano a parlare tranquillamente. Ho visto un pubblico che quasi quasi dettava toni e tempi dello svolgimento in aula, colpi di mano, fischi, risate, richiami verbali e con gesti, esci, entra, siediti, alzati.Del discoro che hanno fatto alcuni consiglieri nemmeno ne voglio parlare, perchè quella non è politica. Poi quando si parla da quel palco poche volte si centra l’o.d.g. e si va a finire sempre a fare attacchi sul personale da parte di sindaco e consiglieri, poi bo di certo ieri sera è stata una seduta infuocata, ma per fare qualcosa di buono si deve migliorare qualitativamente e abbandonare l’astio personale, altrimenti andate tutti a casa a riposarvi..
Una puntualizzazione: Era presente anche Sinistra Ecologia Libertà.
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Rosario, scusami. Rimedio subito.
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