Aula Sollano perde il colore arancione. Grande Sud di fatto non c’è più. Il gruppo ha seguito compatto la scelta di Michele Cimino di staccarsi dal leader Gianfranco Miccichè, tornato assieme al Cavaliere in vista delle Politiche. I consiglieri comunali di Agrigento Antonio Cicero, Simone Gramaglia e Alessandro Patti sono diventati la “voce siciliana” associazione fondata dal parlamentare empedoclino. Una tappa momentanea, interlocutoria comunque in attesa di formalizzare la definitiva collocazione che sembra essere ormai orientata, indirizzata verso l’area che fa riferimento al centro sinistra a sostegno del candidato premier Pier Luigi Bersani e al governatore della Sicilia.
Il primo chiaro, evidente indizio, le carte saranno scoperte ufficialmente nelle prossime ore, arriva dalla nota diffusa proprio dall’ormai ex gruppo di Grande Sud a Palazzo dei Giganti. Per carità nulla di clamoroso e di fuori posto.
A proposito dell’annuncio dato dall’Assessore regionale al Territorio e Ambiente in ordine al centro storico di Agrigento, ecco fra le righe ecco la lettura della nuova presa di posizione del plotone guidato da Cimino.
“L’impegno e la tenacia di Mariella Lo Bello e del Presidente della Regione Crocetta, a cui va il plauso, hanno impedito – evidenziano – che si portasse a compimento quell’ignominioso “scippo” di 15 milioni di euro, smascherato e denunziato nell’agosto scorso proprio da questo gruppo consiliare, allorché il moribondo governo Lombardo, con un ultimo colpo di coda ed approfittando della mancata ultimazione dei monitoraggi, aveva deliberato di destinare quelle somme altrove e di infliggere un ulteriore colpo mortale alla disastrata Agrigento”.
Alle recenti elezioni Regionali, Lombardo era alleato, Crocetta era avversario, per essere chiari. Ma per Cimino & company è stata una scelta quasi obbligata. E, per essere altrettanto chiari, diciamo che siamo di fronte ad una di quelle rare, rarissime volte in cui nella politica trionfa la coerenza, diventata ormai un valore in via estinzione.
Poi, per completezza di informazione, riportiamo il seguito della nota: “Agrigento prima di tutto” non è soltanto uno slogan, ma l’essenza stessa dell’impegno politico-amministrativo dei sottoscritti consiglieri, i quali continueranno a non esitare un solo istante a spronare e sorreggere tutte le iniziative aventi la medesima direzione, da qualsiasi parte esse provengano”.
E a proposito di Grande Sud, ma anche dell’Mpa, protagonisti del ritorno al passato, assieme al Pdl di Berlusconi, interviene il presidente della Regione.
“La Sicilia sicuramente non si difende facendo l'alleanza con la Lega nord – spiega Crocetta – si tratta di una scelta di totale incoerenza rispetto ai percorsi avviati nella precedente legislatura e, non vale invocare eventuali chiusure di Tabacci, rispetto alle candidature di tali forze, poiché esse si sarebbero potute presentare al Senato persino da sole, o con alleanze sicuramente non riconducibili al rapporto con la Lega. Il sud e la Sicilia si difendono con chiarezza e non con le proclamazioni di un autonomismo immediatamente tradito, per un o due posti alla Camera. Sono convinto che i siciliani ormai comprendono che l'unica forza coerentemente autonomista in Sicilia e' il Megafono – lista Crocetta e faccio appello ai veri autonomisti, di avviare insieme a noi un percorso che difenda la Sicilia dagli attacchi leghisti” – conclude il governatore della Sicilia.