Due vittime di peso in casa Pd. Due esponenti di primo piano sono stati lasciati fuori. Non saranno della partita alle Politiche di febbraio. Si tratta dei senatori uscenti Mirello Crisafulli, di Enna, e Antonio Papania, di Trapani: entrambi pronti, dopo avere superato le Primarie, a tornare a Roma. Il primo era candidato alla Camera nella Sicilia orientale, posto numero due, il secondo era vice capolista al Senato. La decisione è stata presa dalla Commissione di garanzia del Partito democratico per ragioni "di opportunità" si legge nella nota.
Parla Crisafulli: “Ho il dovere prima di tutto di rassicurare i dirigenti, gli iscritti al Pd, le cittadine e i cittadini che hanno partecipato alle primarie, dandomi il loro consenso: l’esclusione dalla lista non è stata supportata da nessun articolo di legge né da alcun articolo del Codice Etico. La mia candidatura non contrasta con nessun principio in esso contenuto, come espresso dalla commissione regionale di garanzia prima, e dal documento sottoscritto da tutti i segretari provinciali e dal Segretario regionale Giuseppe Lupo dopo. La commissione nazionale ha posto una questione di “opportunità”, dopo la gogna mediatica alla quale sono stati sottoposti non solo io ma buona parte del territorio regionale Siciliano e in maniera particolare la provincia di Enna. Un atto di vera e propria epurazione che di democratico non ha nulla, figlio di un’aggressione condotta contro il PD e i suoi dirigenti radicati nel territorio. Un succedaneo dell’ormai consolidato “metodo Grillo. Avrei preferito – continua Crisafulli – che tale questione di opportunità mi fosse stata posta non, come invece è avvenuto, a ridosso del deposito delle liste, ma prima dello svolgimento delle primarie per la designazione del candidato premier, non foss’altro per rispetto della mia cinquantennale militanza, della storia del partito ennese e siciliano e del giudizio dei tanti elettori del Partito Democratico che voglio rassicurare sul fatto che hanno votato e sostenuto un dirigente che in tanti anni ha lavorato per il suo partito e per la crescita del suo territorio. Questo patrimonio non verrà disperso. – conclude – Per questa ragione do appuntamento sin da ora alla manifestazione di apertura della campagna elettorale alla quale invito ad essere presente il segretario nazionale e candidato premier, Pierluigi Bersani”.
Il commento del segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo: " La posizione mia e quella dei segretari provinciali di tutto il Pd siciliano e' nota. Se vi fossero stati motivi validi per non
accettare le candidature dei senatori Crisafulli e Papania bisognava farlo prima delle primarie. La decisione della commissione nazionale di Garanzia -aggiunge Lupo- e' insindacabile e ne prendiamo atto. Sia chiaro pero' che nessuna campagna mediatica, ancorchè ben
orchestrata, potrà offuscare l'immagine e l'onorabilità del PD
siciliano ed, in particolare, di coloro che hanno partecipato alle
primarie ottenendo un importante risultato. Pur comprendendo
l'amarezza di molti, di cui conosco correttezza, senso di
responsabilità e appartenenza, adesso faccio appello a tutte le
democratiche e ai democratici siciliani per la massima mobilitazione
per battere la destra".
La reazione di Baldo Gucciardi, presidente del gruppo Pd all’Ars. “Il Partito Democratico ha commesso un grave errore che lede pesantemente, e in maniera irreversibile, territori e storie politiche che hanno dato lustro e dignità alla politica e al PD”.