Appena presentata la lista "Monti" per l' elezione dei candidati alla Camera dei deputati in Sicilia occidentale, il sito di un giornale online scopre la presenza di Gianni Baratta, appena dimessosi da segretario confederale della Cisl nazionale, in corsa per un seggio a Montecitorio, proprio qui, nella terra della rivoluzione di Crocetta. L' uomo dell' IMU (MONTI) e il peggio dei responsabili del disastro siciliano, ( la Cisl ), dalla Formazione professionale, ai precari regionali, ecc.. ecc… ecc.. insieme!
E' cosi che Monti vuole rinnovare la politica? Si chiede il giornale.
La rappresentazione per quanto possa apparire suggestiva, non aiuta la comprensione degli avvenimenti per eccesso di semplificazione e nel migliore dei casi, per la superficialità con cui viene liquidata la presenza di un pezzo importante della storia del movimento sindacale siciliano.
Le luci e le ombre accompagnano sempre la lunga storia di grandi soggetti collettivi e la Cisl siciliana non sfugge certo a questa regola. Ma un giornale nel concorrere alla formazione della pubblica opinione, in un momento elettorale come quello che stiamo vivendo, deve resistere alla tentazione di parlare alla pancia dei siciliani.
In un altro momento difficile di questa regione, la Cisl isolana, ha sostenuto l'impegno politico e amministrativo di Piersanti Mattarella, il Presidente che voleva "la Regione con le carte in regola".
Allora bisognerà occuparsi della piattaforma congressuale che sarà discussa nelle assemblee precongressuali, che già in questi giorni cominciano a celebrarsi con i lavoratori, per capire la strategia della Cisl Nazionale e isolana rispetto ai temi dell'occupazione e dello sviluppo in Sicilia come nel resto del paese. Di come il suo pluralismo interno che trova accolte le sue istanze in parte nel centro sinistra e altre nell'agenda Monti, troveranno la sintesi necessaria per far riconoscere le donne e gli uomini aderenti al sindacato in una delle due agende.
Se il prevalere di una sensibilità sull'altra avrà una ricaduta nell'arena congressuale per il rinnovo degli organi direttivi che cercheranno le alleanze nella società produttiva e nelle assemblee elettive per una visione del futuro della Sicilia che noi vogliamo conoscere. Stigmatizzare la presenza nelle liste Monti di un sindacalista nazionale che puo' non piacere per via dell' azione di governo che il premier ha messo in atto dalla Fornero all' IMU, non ci sottrae dal capire nelle prossime settimane, come gli uomini e le donne della Cisl vorranno correggere nel segno dell' equità i livelli di diseguaglianza aumentatati in questi ultimi anni ,facendo muovere nel parlamento italiano i loro bisogni sulle gambe di parlamentari eletti con i loro voti che si conteranno nel centro sinistra come nella lista Monti.
Giorgio Santini apprezzato segretario generale aggiunto della Cisl nazionale ha scelto di candidarsi nel Pd al nord, dalle sue parti e nel suo saluto di commiato ha chiuso la lettera con " cislino per sempre". Perchè un vero dirigente di un grande sindacato che ha rappresentato una anomalia tra i soggetti politici e sociali al tempo dello scontro ideologico, conserva anche altrove una sensibilità imparata in una vera scuola come è stata storicamente la Cisl.
Si tratta di capire se l'attuale gruppo dirigente sarà all' altezza del profilo storico di questa organizzazione per porre al centro del dibattito nazionale ed europeo il lavoro,quando persino i liberisti che stanno guidando l'europa l'hanno capito. Sarà quello il terreno su cui valutare le scelte elettorali fatte da ognuno dei tre sindacati CGIL,,UIL oltre che della CISL perchè da troppo tempo le OO.SS. si presentano al tavolo dei governi uniti e poi sbagliano divisi