Consigliere Comunale
"In merito alla vicenda riguardante la presentazione del libro La mia Prigione scritto da Bruno Contrada, condannato con sentenza passata in giudicato a 10 anni di carcere per concorso esterno in associazione di tipo mafioso, ritengo doveroso ed opportuno condividere in toto le considerazioni espresse dalla signora Milena Marino,vedova del magistrato Luca Crescente e dal Procuratore aggiunto della Dda di Palermo Dott,Vittorio Teresi.
Ritengo altresì, inopportuno ed imbarazzante che la storia di Bruno Contrada, che per lo Stato Italiano è responsabile di gravi crimini accertati definitivamente possa, essere presentata nella nostra Provincia, dove per l’alto senso di legalità e giustizia molti servitori dello Stato hanno sacrificato la propria vita e quella dei propri familiari.
Sono fermamente convinto che alla Comunità della Provincia Agrigentina debbano essere offerti altri percorsi di legalità.
Il rispetto per il lavoro svolto negli anni dalla Magistratura Agrigentina e Siciliana contro le mafie, imporrebbe che tale presentazione non avvenisse in nessun luogo Istituzionale,pubblico,aperto al pubblico e privato della nostra Provincia.
Tanto mi premeva, alla luce delle posizioni ed opinioni espresse, condividere la politica nel segno dei valori etici e morali".