“Stiamo lavorando ad un programma, attivo nel giro di due mesi, in grado di incrociare i dati di diversi gestori di servizi e di compararli con le informazioni in possesso del nostro Ente. Gli elaborati saranno affidati un gruppo formato da dipendenti degli uffici Patrimonio, Tributi, Vigili urbani che dovrà dare un significativo apporto all’allargamento della platea dei contribuenti”.
A dirlo è il sindaco Manganella e anche in questo caso si tratta di annunci e non di cose già fatte.
“Non è così – replica Sasà Manganella – di cose ne abbiamo fatte e pure tante e in un momento assolutamente difficile e negativo. Nessuno è più bravo di me nel fare il capopopolo e la mia storia di politico lo testimonia, da sindaco è facile guadagnarsi l’impopolarità e non la popolarità. Io devo affrontare e risolvere i problemi in un particolare momento, nel quale si è quasi obbligati a scegliere il male minore. Resto, comunque, un capopopolo, oggi sindaco di lotta e di governo, che desidera il meglio per la sua collettività. Ho chiesto a Rosario Crocetta di convocare una riunione del suo governo a Favara per affrontare con la sua Giunta la questione del cento storico. Non sono facile alla resa e sto lottando, tra mille difficoltà, per migliorare la mia città”.
Conoscendolo e conoscendolo bene, Manganella è cresciuto a pane e politica. Non gli difetta l’esperienza, ma è solo. Oggi è uno contro tutti. Gli sono contrari la stragrande maggioranza dei gruppi consiliari e lo stesso paese che non ha visto il promesso cambiamento. Può da solo vincere una battaglia disperata?
La stessa giunta tecnica che nel giro di pochi giorni si è trasformata da tale alla “sua giunta”, non sembrerebbe, pur essendo presto per dirlo, migliorare la sua sorte di sindaco solo.
“Ho lavorato – conclude Manganella – con i primi assessori, con gli attuali e il Consiglio comunale e posso assicurarvi che i frutti arriveranno. Ho dovuto affrontare le emergenze e nello stesso tempo abbiamo messo insieme i pezzi di un mosaico destinato a migliorare Favara. Non sono in solitudine, perché sui problemi della città non mancherà il sostegno del Consiglio comunale. Sulla giunta confermo che è formata da personalità capaci di amministrare, ma dobbiamo avere la bontà di aspettarne i frutti”.
2 commenti
Premettendo che è giusto pagare le tasse ed è altrettanto sbagliato non farlo volevo intervenire sul significato di capopolo. Il capopolo, caro sasamonti, è colui il quale si assume le responsabilità politiche e morali delle promesse non mantenute, colui il quale davanti ad una situazione politico – amministrativa come la nostra si affida al senso di responsabilità facendo un passo indietro, è colui il quale non si appoggia alla demagogia nonchè retorica politica (che lo contraddistingue) per continuare a professarsi innocente, dinnanzi alla corte cittadina che ha gia trovato gli indizzi di colpevolezza, è colui il quale trova il modo tecnico finanziario per far si che non si chiudano le prese del bene primario, è colui il quale sindaco rappresenta il popolo, lavorando su progetti e PROGRAMMI che possano portare sviluppo alla nostra città e che possano di conseguenza risolvere il (tanto suo amato) problema sull’ evasione.
Caro,Sindaco vai avanti come padre del popolo noi siamo dietro di te,
Siamo un popolo in marcia che cammina avanzando verso nuove vittorie .
Ma,..Siamo al sicuro nelle mani “vostre”. “?
Quali sono gli ostacoli che il “diavolo” può mettere sul vostro cammino?
Egli vorrebbe fermarci; “Chi e che cosa fermerà il vostro cammino politico?
La nostra paura più profonda è di non essere adeguati.
La Ghigliottina del Boia é pronta a decapitare tutti in ogni momento .
Allora,Cara giunta ,Piano piano..,vediamo vediamo..,vero vero..,forse forse..,ride ride…Coraggioooooooo….lottate !
p.s.
….dato che un politico non crede mai in ciò che dice,
resta sorpreso quando gli altri ci credono.
-C.De Gaulle-
Vincenzo castelli