Uno dei firmatari del documento di Generazione 30 è Leonardo Pitruzzella, presidente del Consiglio comunale.
Sicuramente, uno dei tanti giovani che ha creduto nelle promesse di primarie e di scelte dal basso di Angelino Alfano, ai tempi del letargo di Berlusconi, salvo poi a rimangiarsi quasi tutto al suo risveglio.
“Non più calati dall’alto, ma spinti dal basso” diceva Angelino Alfano, mentre Silvio dormiva, o ancora “in lista solo persone che hanno avuto la capacità di divenire collettori di esigenze, che hanno calcato il territorio” ovvero “solo i più meritevoli potranno aspirare ad un seggio in Parlamento”.
Promesse che non hanno avuto seguito, ché, dicevamo, nel frattempo si è svegliato Silvio e ha ripreso le retini del partito.
Alfano obbedisce e basta, i giovani di Generazione 30 vogliono capire se leggendo l’elenco dei candidati devono piangere o esultare.
Leonardo Pitruzzella, dicevamo, ha firmato il documento di Generazione 30, ma non farà altro per non danneggiare Nino Bosco, così come e per lo stesso motivo nulla faranno gli altri consiglieri del Pdl.
L’indomani delle votazioni l’attuale gruppo formato da sei consiglieri è possibile che riduca il suo numero a due o a un solo componente, molto probabilmente Stefano Valenti vicino alle posizioni dell’onorevole Fontana.
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Antonio D Ercole liked this on Facebook.