Depositate le liste, possiamo azzardare le prime previsioni per capire, tenuto conto delle quotazioni del momento, chi da Agrigento potrà fare le valigie e partire alla volta della Capitale per diventare inquilino del nuovo Parlamento.
Cominciamo dalla Camera. A Montecitorio il premio è su base nazionale. Sarà necessario, secondo l’attuale legge elettorale, superare la soglia di sbarramento del 4 per cento per le liste non inserite in coalizione. I partiti che invece fanno parte di coalizioni che vanno oltre il 10 per cento sono ammessi al riparto se superano il 2 per cento. La Sicilia designerà 52 deputati. Ecco allora gli agrigentini in partenza per Roma. A noi interessa più da vicino ovviamente la Sicilia Occidentale.
In casa Pd, dato in vantaggio dai sondaggi, nove i seggi assegnati: via libera per Angelo Capodicasa, per lui posto blindato, è terzo, ma di fatto secondo perché il capolista è Bersani, e per il favarese Tonino Moscatt. Dovrà tenere le dita incrociate Maria Iacono, ex sindaco di Caltabellotta, che è dietro Moscatt.
E siamo al Pdl che sembra destinato a raggiungere quota 11 deputati, di cui 5 provenienti dalla Sicilia Occidentale. Se cosi sarà e se Angelino Alfano, capolista, lascerà il posto libero, si apriranno le porte di Montecitorio per Riccardo Gallo, consigliere provinciale e leader del Patto per il Territorio di Agrigento. Un gradino dietro c’è il favarese Nino Bosco, deputato all’Ars nella precedente legislatura. Anche per lui dita incrociate.
E siamo a Palazzo Madama. Qui la Sicilia avrà 25 senatori . La soglia di sbarramento per accedere alla ripartizione dei seggi su base regionale è dell'8 per cento per le liste che viaggiano autonomamente.. Le coalizioni che raggiungono il 20 per cento invece ammettono al riparto tutte le liste loro collegate che superano il 3 per cento. Stando ai sondaggi per il centrosinistra si prevede la sconfitta.
E così, confermato questo quadro, al centrodestra andranno 14 senatori: 11del Pdl e tre per i partiti in coalizione che abbiano raggiunto almeno il 3%. In questo caso, per il Pdl saranno rispediti a Roma il saccense Giuseppe Marinello, deputato uscente, per lui c’è la quarta posizione, e il riberese Giuseppe Ruvolo, in settima posizione, anche lui deputato uscente, ma targato Pid-Cantiere Popolare, partito alleato del Pdl.
Un altro agrigentino che ha delle chance per ottenere il lascia passare per la Capitale è Salvatore Iacolino, europarlamentare, che ha lasciato il Pdl e, a sorpresa, si è candidato in Grande Sud, occupando di fatto lo spazio lasciato libero da Michele Cimino. “Alfano ha fatto le sue scelte, io faccio le mie”: è il commento lapidario di Iacolino. Vice capooista al Senato, dietro a Gianfranco Miccichè.
Tre senatori potrebbero infine toccare alla lista Per l’Italia con Monti: e allora posto sicuro per Benedetto Adragna, ex Pd, che si trova proprio al terzo posto.
Il gruppo agrigentino destinato a Roma potrebbe ingrossarsi con l’aggiunta di Giuseppe Lauricella, canndidato nel Pd nella Sicilia Orientale, e del saccense Ignazio Messina, deputato uscente di Italia dei Valori, candidato nella Regione Puglia.
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Joseph Zambito liked this on Facebook.