Arriva la “condanna” del Pdl sulla scelta di Manganella di aderire al Movimento Megafono di Crocetta.
All’ex alleato politico il partito di Nino Bosco non fa sconti. Ecco cosa dicono.
“Nella consapevolezza piena, e mai rituale, che vede il PDL di Favara rappresentare il principale partito di questa città, partito in cui si fondano storie politiche nobili e rappresentative e posizioni mai equivoche, si ritiene opportuno in ossequio al rispetto verso i nostri concittadini ed elettori, censurare in modo chiaro e netto il sindaco Manganella passato ufficialmente dal centro-destra alle agiate posizioni del governatore Crocetta.
Un vero e proprio tradimento verso la città,esempio toccante di opportunismo ed esilarante becero trasformismo politico-amministrativo.
Nel 2011 avevamo creduto con tutte le nostre forze ad un nuovo progetto, ad una nuova idea politica, che potesse aggregare ed integrare varie esperienze e metterle al servizio della città.
Favara ed i favaresi capirono l'idea, la strada ed il percorso che vide il Pdl di Favara nella sua interezza candidare Manganella,appoggiarlo con tutte forze e farlo vincere.
Certamente non fu'impresa semplice,considerando la poca penetrabilità del candidato sindaco Manganella, risultato essere alla prima tornata meno votato rispetto alla coalizione che lo appoggiava e con un feeling verso il tessuto sociale della città pressoché nullo.
Il sindaco Manganella ha esaudito il suo ventennale sogno ripagando la città, i suoi elettori ed i partiti e movimenti che lo hanno appoggiato con il più classico dei tradimenti politici : un vero e proprio voltagabbana”.
Ci fermiamo un poco per prendere respiro e fare una piccola analisi sulle cose fin qui dette, considerando sempre che l’azione è di chi la pone in essere, nel gioco delle parti sono stati il Pdl e il Pid a “liberare” il sindaco. E diversamente il “liberare” si può leggere “abbandonare” Manganella.
I due partiti, oggi più che mai, hanno l’obbligo di dire alla gente i veri motivi della loro scelta, solo allora si potranno realmente comprendere i fatti. L’opinione pubblica si chiede, in particolare, se non c’erano più le condizioni per stare insieme.
Senza questo indispensabile passaggio, Manganella “sedotto e abbandonato” sembrerebbe quasi obbligato a cercare le braccia di Crocetta.
Eticamente sbagliato, ma isolato non poteva certamente restare. Meglio, non poteva restare solo contro tutti.
Ma torniamo al documento del Pdl. “Per il Pdl di Favara averlo fatto vincere non e' stato certamente un "delitto",siamo e continueremo ad essere portatori sani di valori e proposte serie per la città e per le istanze che arrivano da una popolazione che Manganella mortifica ogni giorno con le sue inefficienze ed arcaica preparazione amministrativa.
Manganella ,che tradisce il popolo e la sua volontà',che ricerca con ostinazione la nomina di una giunta personale, per poter meglio accrescere la sua fame di potere e di protagonismo.
Una compagine amministrative di mere comparse, assolutamente improvvisata, che sconosce i problemi della città, senza alcuna formazione politica-amministrativa, sicuramente distante dalla gente e dai tanti problemi.
Il sindaco eletto dalla coalizione di centro destra ,che passa al Megafono del pifferaio Crocetta, lascia basita tutta la città.
Lo esortiamo a dimettersi per aver tradito il popolo,e con coraggio a ricandidarsi con il suo nuovo partito di sinistra per mettersi al vaglio della volontà popolare
Ci sentiamo traditi, con noi tutta la città.
Ci amareggia l'arroganza che pervade il sentimento di questo sindaco verso tutto il consiglio comunale .
Ci preoccupa il trattamento che il primo cittadino pone alla città di Favara.
Non e' più procrastinabile una seria riflessione sulla sua sindacatura anche con atti politici di grande rilevanza.
In tutte le moderne democrazie partecipate chi vince deve governare,ma chi tradisce la piena volontà del popolo deve fare ammenda;al primo cittadino riconosciamo onestà intellettuale ,al punto tale che, sentendoci la coscienza a posto,formuliamo a Manganella l'invito a chiedere scusa alla città per il consumato tradimento"
Restando nel gioco delle parti, Favara non farà un solo passo in avanti se ogni componente politica dice all’altra cosa deve o non deve fare, in una posizione di critica fine a se stessa senza adoperarsi a fare la propria di parte.
Il Pdl, il Pid e tutti quelli che intravedono nella scelta del sindaco il tradimento, non devono gridagli “traditore”, così come a fronte della sua incapacità ad amministrare non devono gridargli “incapace, ché hanno uno strumento, quello della sfiducia.
Ascoltiamo l’altra campana. “Non mi sono arruolato nelle fila del Pdl – replica Sasà Manganella – sono stato il valore aggiunto che ha portato la coalizione di responsabilità alla vittoria, malgrado tantissimi franchi tiratori che in campagna elettorale, sia al primo turno che al secondo turno non hanno votato per me. Per quanto riguarda la mia candidatura è espressione del Movimento Primavera favarese.
Dicevo di metterci la mia faccia, mentre loro si sono offerti di sostenermi.
All’indomani delle elezioni regionali, davanti all’insuccesso dell’onorevole Bosco, io ho chiesto allo stesso di assumere la carica di vicesindaco in quanto leader della coalizione di responsabilità. Offerta rifiutata”.
Per il momento il tutto è un partito che grida al tradimento e un sindaco che non si riconosce tale.
1 commento
Ottimo articolo Direttore, come al solito analizzi la situazione con giusta critica, se si legge il comunicato stampa del PDL in modo passivo si rischia si farsi davvero mettere le fette di salame negli occhi.
L’errore madornale del PDL (guidato in modo approssimativo dall’ON.Bosco) è stato quello di non aver voluto mettere come candidato una persona del partito, come accaduto anche ad Agrigento, forse l’on. Bosco pensava di averne un ritorno elettorale? Questa scellerata tattica l’ha pagata a caro prezzo con la non elezione, regionale e politica, perchè sono convinto che il suo seggio non scatterà.
Sono d’accordo con il Direttore Pullara, mi fanno ridere questi sterili e sciocchi comunicati stampa in cui si grida alle dimissioni. Anch’io penso che questa è una delle peggiori amministrazioni che Favara abbia mai avuto, quindi invito tutti i partiti dell’opposizione di presentare al più presto una mozione di sfiducia, altrimenti devo dedurne che assistete il tutto solo in forma passiva.