Il Capogruppo consiliare del Mpa alla Provincia Regionale di Agrigento, Totò Scozzari, interviene con una dura nota sulla pesante situazione che si verrà a determinare con la chiusura dei voli notturni dell’elisoccorso per le province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna.
“Mi sorge un dubbio, forse alla regione i nostri deputati e non solo loro, ma anche quelli che vivono a spese nostre a Roma, a causa di questi repentini cambi di temperatura, hanno tutti il mal di gola per cui di fronte a questa gravissima e vergognosa decisione, non parla nessuno. A nessuno interessa questo servizio? La spending review vale solo per le tre province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna? Questo bando europeo di affidare per nove anni la gestione dell’elisoccorso ci sembra quanto meno poco attinente alla realtà del servizio che fino ad oggi, atterrando sulla 189 Agrigento-Palermo e sulla 640 Agrigento-Caltanissetta, ha salvato decine di persone coinvolte in terrificanti e mortali incidenti stradali. Questo provvedimento che entrerà a regime dal mese di aprile verrà a creare un danno elevato per l’intera fascia sud occidentale della Sicilia. Lo stesso dottore Elio Barnabà, primario del 118 nisseno, a cui va il nostro sostegno e solidarietà, dove fa base l’eliambulanza, dati alla mano afferma che in questo ultimo anno l’elicottero si è alzato di notte oltre 150 volte per soccorrere chi è nel bisogno. Il contenimento della spesa sanitaria non può abbattere la propria scure su questo vitale servizio e penalizzare gli abitanti dell’intero bacino di utenza vastissimo che abbraccia delle tre province. Il presidente della regione, Crocetta che ha sempre detto di amare la Sicilia, forse è troppo impegnato a tagliare la spesa pubblica e non si accorge di quello che combina nella vita del popolo siciliano e nel particolare in quello delle province colpite da questa soppressione di servizio. Ai rappresentanti politici delle tre province, agli amministratori dei comuni interessati un invito: spogliamoci dei nostri colori politici e iniziamo una battaglia civile per la salvaguardia della vita umana e far si che il servizio notturno riparta. Sappiamo tutti che il grave incidente può accadere anche ad ognuno di noi. Sarà mia cura sull’argomento portarlo in Consiglio Provinciale ed invitare ad esso tutti i politici regionali e nazionali delle tre province”.