"Ho accolto volentieri l’invito di Sara Chianetta e di Maria Iacono.
Con la nostra candidata finora non avevamo avuto modo di conoscerci, ma la sua lotta è la mia lotta, ed è stata quella di mia mamma: lotta per l’emancipazione femminile. Un tempo la donna era considerata oggetto, negli anni della contestazione studentesca nacque il femminismo per dare dignità, e ruolo attivo alla donna. Dopo tanti anni del femminismo è rimasto solo l’otto marzo e per giunta ridotto a celebrazione consumistica con l’aggravante che le nuove generazioni non conoscono cosa è successo realmente a New York nella fabbrica Cottons l’otto marzo del 1908 e perchè ancora oggi si offrono le mimose. Venti anni di berlusconismo hanno prodotto edonismo, esibizionismo e violenza fisica e morale sulle donne. Con Berlusconi le donne hanno conosciuto le orgettine, le escort e i cancelli di Arcore dove adolescenti aspettano di essere ammesse nel regno dell’orco. In venti anni questa strana corsa ha appiattito gli interessi riducendoli ad uno solo: sesso uguale denaro.
In tanto nelle case le donne continuano a morire, a subire violenza. Nella società sono le prime ad essere licenziate o ridotte a svolgere i lavori più umili anche se dignitosi. Ricordo queste cose perché io sono cresciuta in una famiglia dove si è mangiato pane e politica e soprattutto ho avuto una madre che mi è stata anche maestra. E se oggi sono qui lo devo anche a lei (scusate fra qualche giorno ricorre il terzo anniversario della sua scomparsa e proprio in questa sala l’8 marzo del 2009 abbiamo fondato la fondazione Francesca Di Bernardo contro le malattie incurabili alla presenza di una sala gremitissima) e spero di prendere il suo posto nella lotta per l’emancipazione ed il riscatto delle donne.
Il Partito Democratico in questa tornata elettorale ha messo nel motore una grossa componente di donne per riprendere quel discorso sul ruolo della donna nella società moderna interrotto dalle politiche di Berlusconi. Maria Iacono come donna ha il dovere di portare queste istanze delle donne in Parlamento. Nella società dovranno essere promossi movimenti al femminile per tenere sempre alta la tensione sui problemi delle donne. Occupazione, rispetto della dignità. Assieme a Maria Iacono vogliamo scrivere pagine nuove nella storia del nostro Paese. Io sono esponente di Emergency a livello regionale e con il P.D. al Governo e Maria Iacono in Parlamento dovranno essere affrontate altre politiche estere nei confronti dei Paesi emergenti. Emergency in questo momento è in difficoltà perché negli ospedali improvvisati a ridosso delle zone di guerra come Afganistan e Libia i miei colleghi medici sono stati lasciati soli e per salvarsi durante il conflitto libico sono dovuti scappare a Malta. A Bersani, a Capodicasa, a Moscatt e Maria Iacono affidiamo il compito di salvaguardare queste organizzazioni umanitarie. Noi siamo l’altra metà del cielo e tale deve essere anche nella vita quotidiana, nei rapporti personali, nelle decisioni importanti.
Se dovesse vincere di nuovo l’orco noi donne avremmo perso due volte: come essere umani e come professioniste perché la nostra immagine sarà sempre legata alle sue scorribande del maniaco. Perché i mass media avranno puntato ancora una volta le lenti di ingrandimento su questo aspetto femminile e non sulle mamme di famiglia che fanno mille sacrifici per sbarcare il lunario, e non sulle infermiere che con amore alleviano il dolore agli ammalati, e non sulle badanti che assistono i nostri anziani. Nell’agenda del Presidente del Consiglio Bersani al primo posto va inserita la questione giovanile (se non ora, quando?) con svolte economiche concrete per avviare al lavoro soprattutto quella fascia di sfiduciati che si sono stancati di cercare lavoro: tra questi vogliamo ricordare che c’è una alta percentuale di laureati.
La ricerca scientifica e la base di un Governo progressista. La ricerca scientifica bloccherebbe la fuga dei c.d. cervelli all’estero, dove realmente possono manifestare il loro valore tecnico ed intellettuale. Meno spese militari più ricerca scientifica per debellare le malattie incurabili. Finanziamenti pubblici per rimettere in moto i laboratori di ricerca perché non basterà mai l’obolo dei generosi. Trenta ore per la vita deve continuare ad esistere, la giornata per l’azalea, per la mela, per le arance e tante altre belle giornate potrebbero produrre grandi risultati scientifici se accanto ci fosse un finanziamento dello Stato per garantire la salute dei cittadini. Governo di illuminati per illuminare quelle intelligenze che finora con Berlusconi hanno rischiato di atrofizzarsi. La politica non è uno spettacolo, la politica sono fatti, leggi, idee e provvedimenti che permettono ad un popolo di uomini e donne di progredire nella pace, nel lavoro e nella salute".
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Joseph Zambito liked this on Facebook.