“Mentre paradossalmente il Governo Regionale concordava con RFI, la società della holding FS che si occupa dell'infrastruttura, il potenziamento delle linee Palermo – Catania e Catania – Messina, Trenitalia, che si occupa invece del trasporto vero e proprio, si vedeva costretta ad annunciare il taglio di un quinto dei treni che circolano in Sicilia a causa della mancata stipula di un contratto di servizio”.
A parlare è il segretario della UIL Trasporti di Agrigento Nino Stella, che invita il Presidente Crocetta ad accelerare i tempi della stipula del contratto di servizio di trasporto regionale onde evitare il collasso del sistema in Sicilia.
“E' perfettamente inutile – sostiene Stella – programmare l'alta velocità light in Sicilia se poi non vi saranno più treni da far circolare. E' sicuramente da apprezzare l'operatività del Presidente Crocetta e dell'Assessore Bartolotta sul fronte del potenziamento infrastrutturale in Sicilia, (anche se si dovrebbe guardare anche al nostro versante), ma in questo momento è prioritario risolvere l'annosa questione della stipula del contratto di servizio, che, di fatto, sta costringendo Trenitalia ad abbandonare la Sicilia al proprio destino, togliendo 105 treni a partire dal prossimo 10 marzo, con tutto ciò che ne consegue”.
“La Sicilia – spiega Stella – risulta essere l'unica Regione in Italia a non aver stipulato ancora alcun contratto di servizio con Trenitalia o altro operatore: si tratta di una mancanza inaccettabile a cui il Presidente della Regione Rosario Crocetta deve immediatamente porre rimedio. Una volta garantiti i servizi di trasporto potremo programmare con la dovuta serenità lo sviluppo dell'infrastruttura”.
“Sviluppo che deve necessariamente coinvolgere anche le province di Agrigento e Caltanissetta dove il potenziamento delle linee per Catania e Gela, e la realizzazione della tanto attesa metropolitana di superficie nella città dei templi, sono progetti che non possono essere continuamente rinviati nel tempo a causa del totale disinteresse dei nostri rappresentanti politici, che siedono a Roma, Palermo e, duole dirlo, alla Provincia Regionale, l'Ente che dovrebbe tutelare il trasporto pubblico nel territorio ma che, purtroppo, non ha, ad oggi, prodotto risultati concreti”