I lavori del Consiglio Provinciale riprenderanno domani 21 febbraio alle ore 18:00 nell'aula Giglia. La convocazione è stata inviata dal Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi a seguito della riunione della conferenza dei capigruppo che aveva stabilito la data dei lavori consiliari.
In tutto sono quindici i punti all'ordine del giorno. Dopo la lettura ed approvazione dei verbali delle sedute precedenti seguiranno le comunicazioni del Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi. Il Consiglio è chiamato, poi a ad occuparsi dell'interrogazione del cons. Roberto Gallo sulla viabilità provinciale.
Prevista anche la discussione della mozione del cons. Gentile sul potenziamento dei collegamenti tra il capoluogo agrigentino e i maggiori centri della provincia con gli scali aeroportuali della Sicilia, la mozione dei consiglieri Guarraci e Vinci relativa al piano provinciale dei trasporti in provincia di Agrigento, la mozione del cons. Masone ed altri sul sistema di telecomunicazioni satellitare Muos, la mozione del cons. Guarraci ed altri riguardante l’ufficializzazione della posizione politica del Presidente della Provincia e la mozione del cons. Guarraci sul regolamento per l’istituzione e il funzionamento della consulta provinciale dei trasporti.
Il Consiglio dovrà pronunciarsi anche su tre regolamenti già in vigore, da aggiornare per le variazioni della normativa di riferimento. Si tratta della modifica del regolamento di contabilità che regola il controllo sugli equilibri finanziari. Il secondo provvedimento riguarda il regolamento per la pubblicità della situazione patrimoniale degli Amministratori Provinciali che prevede modifiche agli obblighi di trasparenza dei titolari di cariche elettive e di governo. Il terzo provvedimento riguarda l'approvazione del regolamento per la disciplina delle missioni e del rimborso delle spese sostenute dagli Amministratori che consentirà di ridurre le spese della politica ed in particolare quelle relative ai rimborsi spese ed ai viaggi degli amministratori. Infine saranno discussi quattro debiti fuori bilancio a seguito di sentenze della magistratura che dovranno essere approvati dal Consiglio.