“Ancora qualche settimana e chiuderò il mio ristorante. Ormai riesco a vendere solo qualche caffè”. Viaggiando in direzione di Sciacca, la sua struttura si trova al di là del ponte. La disperazione, così come quella di tantissimi altri operatori economici della zona, è visibile sul suo volto.
Occhi lucidi e pieni di rabbia. “Dalla politica ormai non mi aspetto nulla” – tuona. Parole tanto pesanti quanto disarmanti, che certamente devono fare riflettere. A pochi passi da un uomo, che vede giorno dopo giorno vanificare i suoi sforzi e spegnere i suoi sogni, sventolano le bandiere della Confcommercio. Ma solo perché spinte dal vento che soffia. Anche e soprattutto quello della crisi legata ai notevoli disagi determinati dal crollo. “Siamo in grave difficoltà – spiega un commerciante – nessuno ci aiuta. Rischiamo di morire”.
E non son mancati i momenti di tensione stamattina all’arrivo, sul ponte, del presidente della Provincia regionale di Agrigento, Eugenio D’Orsi, e dei suo assessori. “Provo grande amarezza – esordisce – tutte proteste legittime di quanti, e sono numerosi, soffrono questa grave emergenza. Capisco la loro rabbia. Qui bisogna darsi una mossa, essere operativi.
Le parole non sono più sufficienti – osserva D’Orsi – e io, confortato dai miei tecnici e dal fatto che la giunta regionale ha già dichiarato lo stato di calamità, mi sento di chiedere un intervento immediato del Genio Militare. Se non è uno stato di guerra questo? E ci attiveremo anche – conclude il presidente della Provincia – affinché Consiglio dei Ministri accolga il decreto varato dal governo Crocetta per potere dare una risposta fattiva e concreta alle conseguenze infauste di questa triste vicenda”.
Sul posto anche diversi amministratori provinciali e comunali. E intanto proprio oggi è stato approvato, nel corso di una conferenza di servizi, che si è tenuta ad Agrigento, il progetto proposto dall’Anas che, in buona sostanza, prevede una soluzione provvisoria con il ripristino della sezione stradale crollata e la deviazione dell’alveo del fiume Verdura. Tempi previsti per la consegna dell’opera una quarantina di giorni dall’inizio dei lavori. Ed è propria la tempistica a preoccupare: saranno realmente 40 giorni ? “Su questo aspetto vigileremo e non faremo sconti – fa sapere il sindaco di Sciacca, Fabrizio Di Paola – così come saremo solleciti nel chiedere il rispetto degli impegni assunti dall’Anas in ordine alle migliorie da apportare al percorso alternativo”.