Emergenza rifiuti e allarme occupazionale. E’ tra due fuochi il Comune di Siculiana, l' unico dell' Ato Gesa Ag 2 a non avere firmato la scrittura privata con l’Ati, associazione temporanea di imprese, che si occupa del servizio di raccolta. “E quel contratto non lo firmerò” – continua a ripetere il sindaco Mariella Bruno, forte anche del coinvolgimento politico del Consiglio comunale. “E le ragioni sono semplici – aggiunge – il mio interlocutore è l’Ambito. Non sono le ditte”.
E la sua scelta porta il Comune però a pagare subito dazio. L'Iseda da giorni non invia a Siculiana nè uomini e nè mezzi con il risultato che il paese è invaso dalla spazzatura. A questo punto l’amministrazione ha deciso di correre ai ripari. “Vista la situazione, dettata dal blocco del servizio, che rischia di avere gravi ripercussioni igienico-sanitarie sulla comunità – evidenzia il sindaco – ho emesso un’ordinanza con la quale individuo una soluzione alternativa per la rimozione della spazzatura. Personale nostro, ma con un compattatore di una ditta esterna”.
L'ordinanza c'è, è vero, ma il risultato stamattina era lo stesso: cassonetti ancora pieni, colmi di rifiuti. Una situazione mal digerita dal sindaco che si è detta pronta a fare intervenire la Prefettura di Agrigento.
Mariella Bruno, assieme al suo vice sindaco, per diverse ore è stata impegnata in un tavolo tecnico per provare a trovare un punto di conto: i suoi interlocutori Teresa Restivo, liquidatore della Gesa, i tecnici del'Ambito e le organizzazioni sindacali di categoria. L'obiettivo contenere la spesa, rimodulare il sevizio per tagliare i costi che oggi si aggirano sul milione di euro al mese. “Insopportabile – è stato detto – per il bilancio comunale e per i contribuenti”. Ecco allora entrare in gioco i netturbini, quelli in servizio, per conto dell’Iseda, nel territorio siculianese. Quale sarà il loro futuro? “C’è piena disponibilità – sottolinea il sindaco –a mantenere i livelli occupazionali. Ma è una questione che riguarda le ditte. Il nostro obiettivo oggi è risparmiare sui costi accessori”.
Non sono mancati momenti di tensione all’interno del Municipio. I rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno dettato le loro condizioni a salvaguardia dei posti di lavoro. E in un clima, fattosi infuocato, Roberto Migaliara è stato duro: “Se il Comune di Siculiana continuerà ad assumere l’atteggiamento del muro di gomma, saremo costretti a formalizzare una denuncia alla Procura affinché si faccia chiarezza”.
E questa mattina davanti alla sede comunale sono arrivati, in segno di solidarietà, un gruppo operatori ecologici impegnati nelle altre realtà. Quasi tutti i netturbini oggi si sono astenuti dal lavoro e i 19 comuni consorziati alla Gesa sono rimasti sporchi.