Incontro oggi fra il Presidente della Regione, Rosario Crocetta,
e l’Assessore alla Pesca, Dario Cartabellotta, per esaminare
la situazione del settore. Un faccia a faccia che arriva dopo l’incontro
avvenuto ieri presso il Ministero a Roma. “Alla luce dei documenti
forniti si evince con chiarezza – si legge nella nota – che la Regione sulla base dell’art 14 dello statuto, ha competenza esclusiva in materia di pesca.
Pertanto il piano "nazionale" regionale della Sicilia
può essere approvato solo dalla Regione siciliana, come per altro determinato
dalla decisione del 20 aprile 1988 della Corte Costituzionale che dichiara
testualmente "che spetta alla Regione Sicilia la pesca del
novellame di sarda e di anguille nel proprio mare territoriale.
Conseguentemente annulla la circolare della Marina mercantile, avente ad oggetto proprio il novellame di sarde e di anguilla", che sul piano nazionale della pesca del 27 dicembre 2010 recepiva il piano regionale, tra l’altro perfettamente compatibile con la tutela dell’ambiente e le disposizioni comunitarie;
che Bruxelles non ha mai sollevato opposizione avverso al piano della
nazionale-regionale siciliana
Alla luce di quanto è stato esposto – conclude la nota . è intendimento della Regione siciliana riadattare un decreto che autorizzi i piccoli pescatori alla pesca del
novellame in alcune zone e con rispetto delle norme ambientali, previa
comunicazione preventiva al Ministero e a Bruxelles.
E intanto, dopo l’incendio alla ‘Palladio’ per collegare Lampedusa e Linosa con Porto Empedocle, i pescatori, commercianti e autotrasportatori di Lampedusa e Linosa lasciano segnali di protesta. “Ci hanno dato . scrivono – una nave vecchia di trent’anni: così non si può andare avanti”. Per questo motivo domenica prossima a Lampedusa, a partire dalle 8,30, si terrà una manifestazione di protesta dalla banchina commerciale del porto fino a piazza Libertà.
“Il 23 gennaio scorso – si legge in una nota nel Comitato dei Pescatori di Lampedusa e Linosa – nel corso di un incontro presso l’assessorato regionale alle Infrastrutture e trasporti era stato stabilito dalla Conferenza dei servizi che la ‘Compagnia delle Isole’ si sarebbe impegnata a far conoscere entro sette giorni il piano industriale della società e contemporaneamente la possibilità di trovare una nave adeguata per la tratta Lampedusa – Linosa – Porto Empedocle. Sono passati 30 giorni da quella data e l’unica cosa che abbiamo ricevuto è la ‘Paolo Veronese’ costruita trent’anni fa, del tutto inadeguata alle esigenze attuali. Dopo l’incendio della ‘Palladio’ – prosegue la nota – le popolazioni di Lampedusa e Linosa si aspettavano una presa di coscienza da parte delle istituzioni, si aspettavano risposte concrete che invece non sono arrivate”.
“Lo stato di agitazione durerà fino a quando non si troverà una nave idonea a svolgere il servizio – dice Totò Martello, presidente del Comitato – e in alternativa chiediamo di procedere immediatamente alla rescissione del contratto con l’attuale società. Chiediamo inoltre alla procura della Repubblica di Agrigento l’apertura di una inchiesta per accertare se i soldi pubblici dati alla società di navigazione siano realmente spesi nell’interesse dei cittadini”.