La provincia di Agrigento, in termini di collegio di riferimento, avrà un parlamentare in meno rispetto alla precedente legislatura. Si ariva al pareggio se l'orizzonte si allarga all'intera Sicilia. Complessivamente allora sono nove quelli che saranno inviati nella Capitale, nella speranza che, questa volta, si facciano sentire in modo più incisivo e concreto a beneficio del territorio. La rappresentanza meno consistente sarà a Palazzo Madama: cinque anni fa era affidata a Totò Cuffaro, Udc, e Benedetto Adragna, Pd. Per il primo sono note le vicende giudiziarie, per il secondo invece la strada verso Roma è stata sbarrata dal fatto che la sua nuova compagine, quella del professore Monti, in Sicilia non è riuscita a conquistare il seggio. I nuovi senatori sono due xe deputati. Si tratta del saccense Giuseppe Marinello e del riberese Giuseppe Ruvolo, entrambi eletti nelle file del Pdl.
E veniamo a Montecitorio. Se Angelino Alfano, si dà per scontato, opterà per un altro collegio, ci saranno altri due agrigentini del Pdl: il consigliere provinciale Riccardo Gallo, leader del patto per il terriorio, che entrerà dalla porta centrale, e il favarese Nino Bosco, coordinatore provinciale del partito, ex deputato regionale, a cui si aprirebbe la porta di servizio grazie alla scelta del suo segretario nazionale.
E chiudiamo con il Partito Democratico. Anche qui se Bersani opterà per un altro collegio, diventerà deputato l'ex sindaco di Caltabellotta, Maria Iacono. Sicuri del posto sono invece Angelo Capodicasa e il favarese Tonino Moscatt, lancato in questa nuova avventura dal deputato regionale Giovanni Panepinto. In Sicilia orientale è stato eletto il ravanusano Giuseppe Lauricella.
Gli altri uscenti sono Vicenzo Fontana, diventato a ottobre parlamentare all'Ars, Calogero Mannino, che non si è riproposto, e il saccense Iganzio Messina che era candidato in Puglia. con Italia dei Valori
3 commenti
…A prima vista mi sembrano brutte facce che non promettono niente di buono….ancora una volta Capodicasa eterno secondo della politica agrigentina, altri cinque anni di silenzio e di stipendio assicurato….questo è il premio per Agrigento e i suoi cittadini…….godeteveli…………
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