Tre sono finiti in carcere, uno ai domiciliari. L’ operazione dei carabinieri della stazione di Aragona è scattata nell’ambito dell’inchiesta aperta, dalla Procura della Repubblica di Agrigento, per fare luce su una serie di furti avvenuti negli ultimi mesi nelle zone urbane e di periferia del territorio di Aragona. Ad essere condotti al Penitenziario due aragonesi di 22 e 28 anni e un trentatreenne di Campofranco. Per loro, e per l’altro aragonese sottoposto ad una misura meno restrittiva, l’accusa è di furto e ricettazione. E tra il materiale recuperato ci sono gli ornamenti funerari, rubati all’interno del locale cimitero, e alcuni oggetti sacri trafugati della chiesa di Aragona Caldare. Il gruppo, composto allora da quattro persone, oltre a disporre di mezzi per il trasporto della refurtiva, aveva la disponibilità di abitazioni in cui veniva nascosto il “bottino” prima della definitiva spartizione o alienazione. Nel centro urbano di Favara è stato individuato un appartamento quasi interamente arredato con i mobili asportati durante i furti. Non risparmiavano neanche i giocattoli. Durante la “missione” gli autori erano soliti indossare passamontagna e arrivare sul posto “armati” di pistole giocattolo prive del tappo rosso. Le perquisizioni, effettuate in più aree del territorio agrigentino, hanno consentito di recuperare anche una moto di grossa cilindrata rubata a Porto Empedocle e uno scooter.