Quella uscita dalle urne è un’italia certamente spaccata in tre tronconi: centro destra, centro sinistra e grillini. E a distanza di quattro giorni dall’esito elettorale il punto resta lo stesso: visti i numeri in campo, ci sono le condizioni per consegnare un Governo al Paese? Un vero e proprio rompicapo. E in parecchi, per provare una via d’uscita all’inpasse, hanno scomodato la Sicilia, hanno preso come modello il governo regionale che è alle prese con una presenza significativa in aula del Movimento Cinque Stelle, primo gruppo con 15 deputati. E sul tema ha detto la sua anche il presidente Crocetta.
"Le maggioranze si trovano in aula, sui singoli provvedimenti – ha spiegato il Governatore – noi abbiamo già approvato le riforme sui rifiuti, sull'acqua, il Dpef. Sono passati atti importanti. L'apertura dei grillini può avvenire anche a livello nazionale. Perchè non credo che i grillini siano stati eletti solo per contestare, ma anche per fare qualcosa".
E un altro tema caldo e di grande attualità è quello che riguarda il futuro delle Province. Si allontanano sempre più le elezioni, fissate per fine maggio. "Contestualmente alla richiesta di rinvio delle elezioni – ha evidenziato Crocetta – proporremo un atto di indirizzo che poi dovrà essere convertito in legge. I nostri obiettivi sono ridurre i costi delle Province e creare i Liberi Consorzi come prevede lo Statuto”.
Ma i tempi sono stretti. Martedì c’è la seduta della Commissione Affari Istituzionali, che si sta occupando di predisporre il testo, il giorno dopo ci son i lavori d’aula, già calendarizzati. “Prima di martedì – ha spiegato il Presidente della Regione – chiederemo al Presidente dell’Ars, Ardizzone, di rinviare il voto e di iniziare una discussione su un nostro atto di indirizzo per la riforma”.
1 commento
La CEi ha invitato a valutare con attenzione rispetto la volontà democratica del popolo italiano….dannosa la tentazione di elezioni immediate !
Difficile capire il Movimento di Grillo…le logiche tradizionali,resposnabili della situazione attuale, non servono….il Movimento è cresciuto per “mandare a casa” tutti quelli che hanno provocato il disastro…. il popolo ha dato ai grillini questo mandato…. la viittoria-sconfitta del PD bisogna (forse?!) leggerla come una sonora punizione…..che democraticamentre deve essere accettata, non guardando al proprio bene “particulare” di Partito ma all’Italia …. le punizioni meritate si accettano e democraticamente comminate dal popolo sovrano non sono appellabili ….Accettando la medicina amara, amarissima, oltre che immeditamente l’Italia, lo stesso PD ne può trarre …. anche vantaggio ….. intanto non c’è altra via….oppure tornare a collaborare con il PDL con un nuovo tipo di Governo Tecnico … (!?)…alla Monti ! … E questa una punizione per il PDL ?!