Operatori ecologici che incrociano le braccia e cassonetti che restano pieni di spazzatura. Un film già visto decine e decine di altre volte ormai. Anche questa mattina lo scenario si è inesorabilmente ripetuto.
Niente lavoro. Davanti alla Prefettura di Agrigento è arrivata una rappresentanza di operai: quelli alle dipendenze del raggruppamento di imprese che, per conto dell'Ato Gesa Ag2, assicurano il servizio di raccolta nella città di Agrigento e negli altri 18 comuni consorziati. Sono senza stipendio da cinque mesi. Per l' ultimo trimestre 2012 aspettano i soldi da Palermo, quelli provenienti dalla Regione nell'ambito del piano di rientro del debito contratto dalle amministrazioni comunali, per il primo bimestre 2013 attendono invece segnali dall'Ambito Territoriale o n via sussidiaria, così come recentemente concordato, direttamente dai Comuni. Per suggellare questo accordo è stata firmata una scrittura privata.
“Carte scritte, accordi, impegni, promesse, belle parole – gridano in coro i netturbini – non manca davvero nulla. Quello che manca sono i soldi che noi non vediamo da cinque mesi. Continuano a mortificare il nostro lavoro, la nostra dignità. Non ce la facciamo più ad andare avanti. Siamo in grande, grandissima difficoltà”. E qualcuno, per fortuna, ha ancora la voglia di ironizzare: “I soldi provenienti da Palermo sono bloccati a Lercara Friddi per il ghiaccio. Sono congelati”.
E dal canto suo Teresa Restivo, impegnata oggi nella sede Dipartimento regionale Acque e Rifiuti, assicura: “Entro fine settimana i fondi della Regione saranno disponibili. Per quanto riguarda i comuni – aggiunge il liquidatore dell’Ato Gesa Ag 2 – quasi tutti si sono impegnati a versare i soldi direttamente alle ditte”.
”Il Comune di Agrigento – annuncia il sindaco Marco Zambuto – è già pronto per saldare la fattura del mese di gennaio. D’altronde noi l’abbiamo ricevuta solo nella giornata di venerdì scorso”.