Angelino Alfano è tornato nella sua città. Ed è tornato per ringraziare gli agrigentini dopo l’esito elettorale ottenuto dal Pdl per le Politiche. Ad Agrigento, così come in provincia, il partito di Berlusconi si è piazzato al secondo posto, alle spalle dell’esplosivo Movimento Cinque Stelle. Il segretario nazionale del Popolo della Libertà ha detto che gli impegni assunti in campagna elettorale saranno mantenuti. "Subito dopo l'insediamento delle Camere – ha evidenziato Alfano – presenteremo i disegni di legge per l'abolizione dell'Imu sulla prima casa e del redditometro e quello sull'abbattimento delle tasse per cinque anni a favore delle imprese che assumono disoccupati".
Alfano, che ha radunato i sostenitori del Pdl in un albergo di San Leone, ha confermato che a breve aprirà la segreteria politica ad Agrigento. “E’ importante – ha spiegato – per intensificare i rapporti personali con la gente e con il territorio”.
In prima fila ad accoglierlo i due senatori, il riberese Giuseppe Ruvolo, e il saccense Giuseppe Marinello, e il neo deputato Riccardo Gallo che ha annunciato che non si dimetterà da consigliere provinciale. Un falso problema comunque alla luce della volontà emersa in queste ore a Palazzo d’Orleans e a Palazzo dei Normanni di abolire le Province. Mentre fa più notizia l’altro annuncio, quello che il Patto per il Territorio di Agrigento non esisterà più.
“L’azione a favore del territorio – spiega Riccardo Gallo – avrà ora il suo impulso attraverso il Pdl. Il mio impegno in questa direzione sarà massimo, non risparmierò energie per consentire a questa nostra meravigliosa terra di trarre benefici da eventuali occasioni che si presenteranno in Parlamento”.
Presente alla convention anche il coordinatore provinciale Nino Bosco, il quale, in attesa che Angelino Alfano sciolga la riserva, continua ad incrociare le dita. Se il segretario nazionale opterà per un collegio diverso da quello siciliano, l’ex deputato regionale farà il suo ingresso a Montecitorio. Altrimenti, addio Capitale.
E sul palchetto della hall anche Vincenzo Fontana, deputato all’Ars, Piero Macedonio, Giancarlo Granata e Anna Sciangula, candidata alla Camera.