Esenzione della retta per la mensa scolastica per i cittadini che dichiarano sul modello Isee 2500 euro di reddito annuo. É il traguardo tagliato dal consigliere comunale e presidente della Commissione al Bilancio, Marco Vullo.
“Con la mozione presentata nello scorso mese di febbraio al Consiglio comunale – ha affermato Marco Vullo – siamo riusciti ad annullare la determina sindacale dell'ottobre scorso, secondo la quale il reddito annuo minimo per l'esenzione della tassa per la refezione scolastica, era fissato in 4mila euro”.
Durante la seduta del civico consesso del 19 febbraio scorso, la mozione presentata da Marco Vullo è stata discussa e votata all'unanimità,
“Ho ricevuto numerose richieste da parte dei genitori di alunni che frequentano le scuole a tempo pieno che offrono il servizio della refezione scolastica a pagamento – ha proseguito Marco Vullo – e, a causa dell'aumento delle tariffe, soprattutto nella fascia con un reddito basso, a molte famiglie non era consentito di usufruire della mensa. Oltre al fattore economico, in queste sistuazioni, si registra un disagio sociale perché il servizio della refezione costituisce un momento di socializzazione, un anello che congiunge la scuola con la vita sociale, dato, questo, imprescindibile per il processo formativo degli alunni”.
A seguito della presentazione della mozione, l'assessore comunale alla Pubblica Istruzione, Patrizia Pilato, ha assunto l'impegno di rivedere la determina, modificando la fascia di reddito più debole, abbassando da 4mila a 2500euro il reddito annuo, a vantaggio di ben 42 famiglie agrigentine.