“E’ destituita di qualsiasi fondamento la notizia secondo la quale il PDL sarebbe pronto ad entrare nella giunta provinciale indicando un proprio uomo”. A mettere le cose in chiaro ci pensa il capogruppo di aula Giglia, Ivan Paci.
“La linea, condivisa all’unanimità dalla deputazione nazionale e regionale e dagli organi di partito – spiega Paci – è quella della ferma opposizione ad una amministrazione inadeguata e fallimentare, senza equivoci di sorta o strumentalizzazioni create ad hoc”.
Eppure in occasione delle recenti Politiche, Pdl ed Mpa, partito di D’Orsi, sono tornati assieme, uniti nella stessa coalizione di centro destra. Evidentemente allora si è trattato di un matrimonio valido solo nella Capitale. Nelle periferie si innescano altre dinamiche. Eppure nell’ambiente autonomista si continua a sostenere che, se le Province dovessero restare in vita, D’Orsi si ricandiderebbe con la benedizione dei vertici del Popolo della Libertà. Ma forse Crocetta e una buona fetta dell’Ars, votando la riforma, metteranno tutti d’accordo.
Ma torniamo al presente. “Ancora oggi, a distanza di 2 mesi circa dalla fine del mandato – osserva Ivan Paci – il presidente D’orsi, avendo perso il senso della misura, continua con rimpasti inutili e nomine di assessori alimentando nella gente un sentimento di forte repulsione per la politica e un desiderio impellente di abolizione delle Province viste come enti utili solamente alla spartizione del potere” – conclude il capogruppo del Pdl al Consiglio provinciale di Agrigento.