E’ stato e continua ad essere un suo cavallo di battaglia. Nello Hamel, ex consigliere di aula Sollano, torna ad occuparsi di bollette idriche. E, attraverso il suo centro servizi al cittadino, subita punta dritto l’indice sul Comune di Agrigento. Al centro della contestazione i maggiori consumi nel periodo che va dal 2005 al 2008.
Dott. Hamel perché ritenete questa pretesa illegittima?
“Perché priva del presupposto della lettura dei contatori. E’ infatti basata soltanto su una presunzione di consumi che nella realtà è arbitraria, ingiustificata e vessatoria nei confronti degli utenti”.
Ma cosa è successo concretamente?
“Il Comune di Agrigento, in buona sostanza, negli anni passati ha commesso gravissime omissioni che ora cerca di riparare agendo arbitrariamente a spese dei contribuenti. Infatti la mancanza delle lettura dei contatori, al momento del passaggio della consegna a Girgenti Acque, rende impossibile qualsiasi forma di recupero di maggiori consumi in quanto, a norma del regolamento comunale, il Comune avrebbe avuto titolo per reclamare eventuali differenze agli utenti solo se avesse effettuato la lettura dei contatori al 25 marzo 2008”
Ci può spiegare meglio allora come si è mosso il Comune?
“Il Comune, per coprire gli errori commessi, ha impiantato un sistema artificioso ed illegittimo di ricalcolo partendo dal 31 dicembre 2004 ed aumentando i consumi già fatturati nel periodo 2005-2008 sulla base di dati ipotetici forniti da Girgenti Acque circa il presunto consumo giornaliero”.
Quali violazioni si ipotizzerebbero?
“Gli artifizi studiati dal Comune costituiscono violazione del principio di lealtà e trasparenza che deve regolare il rapporto tra Pubblica Amministrazione e contribuenti/utenti. Infatti l’aver fissato al 31 dicembre 2004 la data di inizio della distribuzione degli ipotetici maggiori consumi è una sorta di escamotage inventata per eludere l’avvenuta prescrizione dei consumi precedenti il 2005 che, in questo modo, vengono assommati illegittimamente ai consumi successivi a tale data”.
Come vi state muovendo a difesa dell’utente?
“I nostri legali hanno già predisposto una decina di ricorsi pilota che porteranno la magistratura competente a pronunziarsi sul pasticciaccio realizzato dal Comune di Agrigento e renderanno giustizia agli utenti. Dopo l’esito di tali giudizi, si procederà all’avvio di un’azione generalizzata che potrà essere attivata per tutti i contribuenti ingiustamente tartassati. Mentre sul fronte politico investiremo di questa situazione la deputazione agrigentina per spingere la Regione ad inviare al Comune di Agrigento un Commissario ad Acta chiamato a fare luce su quanto accaduto e per accertare eventuali danni provocati all’erario”.