I consiglieri comunali Bennardo, Dalli Cardillo, Ceresi, Sgarito, Lupo, Scalia, Palumbo, Di Stefano, Broccia condannano “le affermazioni fatte dal sindaco in Consiglio Comunale, ritenendo la massima assise cittadina un circo. Prendono le distanze dall'atteggiamento scorretto e irriguardoso nei confronti del Presidente del Consiglio. Chiedono chiarezza rispetto alle infamanti affermazioni che "undici firmano e tre pigliano".
Il sindaco dimentica facilmente che il Consiglio Comunale è il massimo organo istituzionale di una comunità locale, del quale si deve avere grandissimo rispetto e non può essere definito un teatro di burattini.
Come se non bastasse Manganella ha offeso fortemente gli undici Consiglieri Comunali che non gli risparmiano critiche per l'incapacità amministrative e per il temporeggiare nello affrontare i problemi reali della nostra comunità, insinuando anche che tre di loro "pigliano".
Il sindaco ha il dovere morale, specialmente quando le insinuazioni sono infamanti di comprovarle. Sparare nel mucchio non è dignitoso, non è di un primo cittadino.
Le insinuazioni o meglio le bugie ricadono sempre su chi meschinamente le ha prodotte.
Pertanto chiediamo ai colleghi consiglieri comunali di votare la suddetta mozione di censura alle offese e affermazioni gravissime fatte dal Sindaco”.
Come se non bastasse da sola la richiesta di censura, in una lettera aperta alla cittadinanza, i consiglieri ribadiscono le loro ragioni e attaccano senza sconti il primo cittadino.
I toni sono alti e le parole pesanti come macigni.
Manganella, nel gioco delle parti, ha cambiato strategia, sta provando a spegnere la polemica aprendo al Consiglio comunale. Ha chiesto un incontro urgente con il Commissario dell’Ato idrico per verificare lo stato del servizio offerto da Girgenti acque e la questione della morosità riferita all’utenza più povera.
Sulla censura ci dice che parlerà in Consiglio comunale, dopo l’approvazione della stessa, consapevole che non riceverà voti favorevoli sufficienti.
Una consapevolezza che nasce dal numero dei firmatari, nove in tutto, e della ormai collaudata “sperimentazione” di una nutrita presenza di consiglieri pronti alla genuflessione, ai quali nulla o poco può interessare delle offese all’assise cittadina. Mentre, li conforta il sapere di avere i titoli necessari per saltare sul prossimo carro del sindaco.
Una maggioranza sicura, ad ogni modo, c’è all’interno dell’aula Falcone Borsellino ed è quella che si forma o si formerà, lo confermano anche gli “undici”, con le proposte dell’amministrazione nell’interesse dei cittadini.
2 commenti
xke’ censurare la verita’…… quando il sindaco dice 11 firmano e 3 pigliano non dice una falsita’….. quando il sindaco dice ke il consiglio e’ un circo non dice una falsita’…. anzi io dico ke piu’ ke un circo per molti consiglieri e’una mangiatoia a cui non si riesce a fare a meno…. tra tutti spicca Bennardo ke sembra Moira Orfei…. sempre al centro dell’attenzione a dire cucuzza agli altri quando a vera cucuzza e iddru….
Caro Pino il Sindaco ha ragione ,ma non perchè c’è Bennardo o gli altri che chiedono chiarimenti, ma per la presenza dei cosiddetti “INVERTEBRATI” che gli permettono di trattarli con i piedi e sempre gli leccano il C…