Un licatese alla guida di Palazzo Madama, una vecchia conoscenza degli agrigentini al timone di Montecitorio. E poi una sorprendente curiosità attorno al cognome di Gallo Afflitto, il neo deputato Riccardo, della città dei templi, che ha incassato tre voti per l’elezione a presidente della Camera, In questa giornata intensa per le Istituzioni del Paese, che ha sancito di fatto l’avvio della diciassettesima legislatura, Agrigento si è dunque ritagliato un ruolo di primo piano.
Piero Grasso, Pd, successore di Renato Schifani che ha battuto proprio al ballottaggio, è originario di Licata: è nato proprio lì il primo gennaio del 1945. Le prime parole da presidente del Senato sono state quasi tutte indirizzate verso l’impegno delle Istituzioni contro la mafia. Una sfida tutta siciliana quella tra l’attuale e l’ormai ex presidente di Palazzo Madama. Grasso ha riportato 137 voti contro i 117 dell’esponente del Pdl.
Laura Boldrini, 51 anni, Sel, non ha nessun legame anagrafico con Agrigento, ma è un volto certamente amico per via del ruolo ricoperto nel passato, avendo lavorato all'Alto Commissariato dell'Onu, impegnata in prima linea per i diritti dei rifugiati. A Lampedusa, porta dell’Europa, è stata costantemente chiamata in causa per le emergenze legate all’arrivo degli immigrati. E più volte è stata invitata ad Agrigento come relatrice in importanti convegni proprio su queste delicate tematiche. E a dimostrazione di questo suo legame con il territorio, aveva chiesto ed ottenuto dal leader Vendola di essere candidata nella Sicilia Occidentale. E’ la terza donna ad occupare la prestigiosa poltrona. Prima di lei la Presidenza della Camera era stata affidata a Nilde Jotti e a Irene Pivetti.
Riccardo Gallo Afflitto, Pdl, al suo esordio a Montecitorio, con i tre voti riportati al termine dello scrutino, è diventato, suo malgrado, protagonista: raccogliendo commenti e reazioni tra i navigatori di twitter.