Prosegue il botta e risposta fra Legambeinte e Aula Sollano in merito alla vicenda legata alla mozione approvata dal Consiglio comunale di Agrigento riguardo alla Zona A del Parco Archeologico della Valle dei templi. Oggi, dopo un altro critico intervento dell’Associazione ambientalista, è il presidente dell’Assise cittadina a farsi nuovamente sentire.
Ecco il testo integrale diffuso da Aurelio Trupia
“Con notevole rammarico e disappunto apprendo, attraverso notizie stampa, che sono state mosse critiche ed accuse nei confronti del Consiglio comunale in ordine all’adozione di una mozione concernente il tema della mera verifica dei confini del Parco Archeologico.
Al riguardo, debbo sottolineare la mancanza d’interesse, di chi ha organizzato la conferenza stampa, a volere ascoltare le ragioni e le motivazione dell’organo deliberante ( Consiglio Comunale ) visto che nessun invito a partecipare è stato rivolto a quest’Ufficio di Presidenza.
Ad ogni buon conto, mi sento costretto a dovere intervenire pubblicamente per manifestare il mio personale disappunto e per mettere in risalto che sulla mozione consiliare in questione si è già speculato abbondantemente , in negativo, e che sarebbe invece opportuno avviare un costruttivo e civile dialogo tra tutti gli enti competenti , associazioni e cittadini interessati sull’effettivo ed inequivocabile intendimento espresso dall’Organo consiliare con la deliberazione adottata, laddove emerge esclusivamente: “ un impegno in capo all’amministrazione Comunale di avviare ogni valida iniziativa o procedura amministrativa per la verifica dei vincoli discendenti da disposizioni di legge, sul territorio comunale, alla luce del voto del CRU n.151/2009 e n.190/2009, della decisione del CGA del 12.02.2012 e del DPRS del 14.06.2012 “.
Quindi, nessuna speculazione e nessuna volontà da parte del Consiglio comunale di prendere per i fondelli, ma soltanto il pubblico interesse di promuovere valide ed utili iniziative per fare “ luce “ sull’atavica questione dei “ Confini del Parco Archeologico “ attraverso un’azione positiva di trasparenza e pubblico interesse ispirata a principi di legalità”.