San Giuseppe: festa dei papà, festa dei lavoratori. “Un Santo coraggioso, forte, custode, ma certamente tenero”: ha sottolineato Papa Francesco nella omelia di oggi in occasione della sua investitura ufficiale. Parole, quelle del Pontefice, come sempre ricche di significato e dirette al cuore, che sono rimbalzate anche ad Agrigento durante la messa, celebrata nella Chiesa di San Domenico. A presiederla, in assenza dell’Arcivescovo Montenegro, colpito da un lutto familiare, c’era Monsignor Melchiorre Vutera, Vicario generale dell’Arcidiocesi.
“Per la Chiesa si apre una primavera nuova – spiega monsignor Vutera – il messaggio del Pontefice è stato profondo e significativo. San Giuseppe, padre ed educatore, custode. Bisogna ripartire da questi valori semplici ma autentici”.
Un altro punto cruciale del discorso di Papa Bergoglio riguarda la concezione del potere, “inteso – ha sottolineato – come servizio”. “Proprio così – ammette monsignor Vutera – il potere al servizio della gente, dei bisognosi, degli ammalati, delle persone in difficoltà”.
E visto il parterre di autorevoli governanti, presenti per l’occasione a Roma, le parole del Pontefice suonano certamente come una sorta di monito per chi ha responsabilità politiche. E in questo particolare momento , ci auguriamo, che le note intonate da Papa Francesco penetrino nelle orecchie, nella mente e nel cuore del nuovi parlamentari.
Il potere spirituale la sua guida illuminata e riformatrice l’ha ritrovata, che la ritrovi ora anche il potere temporale di Roma Capitale.