Ieri ai giornalisti locali è arrivato l’invito a partecipare alla conferenza stampa del vicesindaco, attraverso un suo diretto canale, per comunicazioni riguardanti la gestione del castello.
Stamattina ci avvertono telefonicamente dal Camune che l’incontro programmato per mezzogiorno non si farà, ché il dottore Fanara “non era a conoscenza della conferenza stampa”.
Ho guardato il calendario, oggi è il 20 Marzo, la Chiesa ricorda Santa Maria Giuseppa del Cuore di Gesù, non è il primo di Aprile.
E se non è il pesce d’Aprile, cos’è? E’ il giorno della riflessione sul nulla. Stiamo parlando del nulla. Meglio ci hanno ridotti a scrivere sul nulla.
Il vicesindaco invia una lettera di fuoco al sindaco e a Bartoli, che non stiamo qui a riportare.
Sasà Manganella tranquillizza, affermando che la lettera è stata “ritirata”.
I documenti pubblicati dalla stampa non possono essere ritirati. Possono, di contro, essere smentiti. Smentita, manco a dirlo, mai arrivata.
Tutto a parole. A parole e senza atti ufficiali è stata nominata una commissione di esperti e allo stesso modo è stata affidata la direzione artistica del castello.
Se Andrea Bartoli avesse avuto in tempo l’incarico ufficiale della direzione artistica, probabilmente, non staremmo qui a discutere del nulla. Invece si fanno gli annunci.
Ora, noi, che non facciamo parte dell’organizzazione comunale, aspettiamo maggiore rispetto per noi e per i nostri lettori. E l’esortazione non è rivolta esclusivamente al sindaco, che nel caso specifico ne sottolineo la prudenza a rimandare le comunicazioni alla conferenza stampa di sabato, ma ad ogni singolo assessore e consigliere comunale.
Così come merita maggiore attenzione, chiunque abbia voglia di spendersi per la città.
L’attuale è il modo migliore per scoraggiare la gente a dare un serio contributo al miglioramento della qualità di vita di Favara.
Occorrono decisioni e atti pubblici, specialmente in questo periodo di grave crisi economica e sociale.
2 commenti
Mah!
Secondo il Dizionario della lingua italiana “Le Monnier 2012”, mah è una interiezione che sottolinea dubbio, incertezza o scetticismo. Questa esclamazione mi giunge sovente soprattutto parlando di politici e/o amministratori e delle loro azioni.
Il mah! è doppio sulla vicenda riportata dal tuo editoriale.
In questo caso, però, più che dubbio o incertezza, significa disapprovazione.
Io non mi sento ne pro ne contro nessuno.
In particolare sulla vicenda del Castello dove approssimazione, superficialità e pressapochismo c’è stato, ma non è certo da imputare alla stampa.
1) Il sindaco Manganella e la sua Giunta trovano la disponibilità di una decina di esperti e li investono del gravoso compito di rilanciare la città di Favara nel campo culturale, turistico, economico e sociale.
2) Si tratta di seri professionisti che si mettono a disposizione senza nulla chiedere in cambio, Collaborazione a titolo gratuito per il bene della città.
3) Iniziano gli incontri e inevitabilmente iniziano le polemiche soprattutto, o forse esclusivamente, sul castello.
4) Si scopre che il sindaco ha dato un mandato “verbale” e che non c’è “un pezzo di carta scritta” a sancire i compiti e gli incarichi.
5) Arrivano le prime azioni e scoppiano le prime polemiche con prese di posizione di cittadini; ma anche malumori tra qualche componente della stessa taske force ed anche disappunti di qualche amministratore (vedi, per esempio, la collezione quadri di Farruggia e le altre azioni di bonifica del Castello).
6) Il componente della pool, che dovrebbe avere la delega alla cultura, disapprova la linea che sta prendendo l’altro componente del pool, che dovrebbe avere la delega sulla gestione del maniero. Non condivide la sua destinazione d’uso ma anche sul modo di fare. Contrarietà che viene manifestata anche al sindaco, al suo vice ed allo stesso collega di pool.
7) Il vice sindaco ufficializza la sua contrarietà con una vibrante lettera indirizzata sia a chi sta agendo per iniziare quel processo rivitalizzazione del castello, secondo le proprie idee in materia e per le quali è stato chiamato ed investito, anche se ancora senza carta scritta. Il vice sindaco non è d’accordo sui modi, sui modelli, sulle iniziative sulle finalità e anche sull’autonomia d’azione consulente per il castello che deve solo dare consigli e non agire autonomamente. Il tutto indirizzato anche al sindaco, al segretario ed ai dirigenti.
LETTERA UFFICIALE, NATURALMENTE.
NO! LETTERA RITIRATA
MACCHE’ LETTERA PROTOCOLLATA.
LETTERA CHE COMUNQUE ARRIVA ALLLA STAMPA
LETTERA CHE PERO’ NON POTEVA E NON DOVEVA ESSERE RESA PUBBLICA
Mannaggia! La notizia esce.
Non solo la lettera è reale, ma il suo estensore, a detta di persone a lui vicine che condividono lo stesso pensiero, annuncia che no finisce qui.
Viene fatta circolare la voce che nella mattinata di oggi ci potrebbero essere della decisioni clamorose.
In realtà nessuno convoca ufficialmente una conferenza stampa, ma in maniera più sottile “viene convocata la stampa”.
Poi arriva la telefonata di un dipendente comunale, applicato presso l’ufficio del vice sindaco, che specifica che non è in programma nessuna conferenza stampa.
Ma la notizia BOOOMBA arriva ugualmente!
Il vice sindaco Carlo Fanara rimette la delega alla cultura.
Logica conseguenza, abbiamo detto tutti, della controversia sulla gestione del castello chiaramontano.
Ma quando mai!!!.
Il vice sindaco ci dice che quella vicenda, quella della gestione del castello e della azioni dell’esperto per la quale aveva scritto quel po’ po’ di filippica, era stata chiarita.
Lascia la delega alla cultura perché di deleghe ne ha troppe e non c’è la fa. Meglio concentrarsi su poche materie e farle bene.
Mah!
Secondo me è giunto il momento, da parte di tutta la stampa, di non prendere più in considerazione nessuna comunicazione istituzionale se non quelle che pervengono dagli uffici stampa ufficiali dei comuni, escludendo con forza tutto il resto ché ABUSIVO.
Il Comitato Beni Comuni attende impaziente l’incontro tuttora da svolgere con l’Assostampa e il sindaco Manganella.
Per il momento, l’unica novizia è quella di poter leggere, di tanto in tanto, gli articoli d’una persona che prima scriveva i comunicati istituzionali del nostro comune e che adesso, con lo scorrere inesorabile del tempo, potrà fra poco ri-prendere quel ruolo che tuttoggi è vacante “ufficialmente”.