Si è laureato in ingegneria elettronica all’Università di Palermo nel 1995, discutendo una tesi sull’intelligenza artificiale ed ha conseguito un dottorato di ricerca con una tesi sul trattamento dei segnali digitali. Vanta esperienze d’insegnamento presso due delle più prestigiose università americane, ovvero Boston e Harvard ed è agrigentino. Proprio così, l’ingegnere Giuseppe Taibi è tra quei giovani laureati e di talento, meglio conosciuti come “cervelli in fuga”, i quali sono costretti a realizzare i loro progetti e a soddisfare le loro più che legittime ambizioni, non in Italia, dove la ricerca è praticamente quasi al collasso, ma all’estero. Nel caso di Giuseppe Taibi, la sua seconda patria sono gli Stati Uniti, dove si è trasferito anni fa per coronare un sogno: lavorare nel campo delle applicazioni tecnologiche. In collaborazione con due aziende della sylicon valley californiana, le più specializzate al mondo nell’hi-tech di tutti i tipi, Taibi ha realizzato una particolare e originale applicazione per iPhone, il gioiellino telefonico di casa Apple, divenuto negli anni un vero e proprio oggetto di culto tra gli appassionati di tecnologia e non. Si chiama GoLearn skateboarding, ed è scaricabile dall’App Store sia in versione light, cioè gratuita, sia nella versione premium, al prezzo di 4 dollari e 99 centesimi. Inoltre, il relativo pacchetto applicativo si arricchirà a breve della versione 2.0, alla quale sta già lavorando l’ingegnere agrigentino. Si tratta di un corso in 3D per apprendere le tecniche di skateboarding, dunque per poter imparare come si sta in equilibrio su una tavola da skate, come usarla e come realizzare (ma col tempo!) spettacolari acrobazie. L’accattivante veste grafica, la sua utilizzabilità visiva per ammirare i video delle più incredibili acrobazie degli skaters professionisti e la possibilità di utilizzare on-line il sistema GPS dell’iPhone per sapere dove si trovi lo skate-park più vicino, ne hanno fatto per intere settimane l’applicazione “sport” più scaricata dalla rete, tra quelle della casa di Cupertino, la californiana sede della Apple. Un programma ad altissima tecnologia, dunque, abbinata ad uno degli sport americani più tipici, ma che parla italiano ed ha un cuore agrigentino. Ma Giuseppe Taibi non è nuovo tra i programmatori di applicazioni per iPhone, avendo in passato, non appena fu “aperto” il relativo mercato dalla Apple, creato e messo in commercio ben sei programmi, il più conosciuto dei quali riguardava il fitness ed era fornito di una memoria che conteneva i video per gli esercizi da fare e che dava la possibilità di poter salvare tutti i dati relativi alla preparazione fino allora svolta.
Antonio Fragapane
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