La linea di condotta del governo regionale sul caldo fronte della formazione professionale comincia a produrre opposizioni anche fuori dalle righe. All'indomani della conferenza stampa e dell'annuncio di pesanti provvedimenti all’indirizzo di un gruppo di enti, il governatore Rosario Crocetta, l'assessore al ramo, Nelli Scilabra, e il direttore generale Corsello sarebbero destinatari di minacce verbali.
Crocetta ha presentato una denuncia a carico di un dirigente sindacale che – si legge in una nota del presidente – "ha espresso pesanti minacce nei nostri confronti". Crocetta rivela che le parole usate dal sindacalista sono state: "Non vi rendete conto della linea che avete preso – riferendosi all'assessore Scilabra e al dirigente generale Corsello – io stesso pagherò la benzina per darvi fuoco e al presidente Crocetta non basteranno neppure cento uomini di scorta per salvarlo". Crocetta sottolinea che "oltre alla gravità delle minacce, che sicuramente non intaccano la riforma del settore della formazione, è veramente incomprensibile che un sindacalista adotti un tale linguaggio, soprattutto quando da parte della Regione è stato garantito che tutti i lavoratori verranno tutelati".
Immdiata la replica di Giorgio Tessitore, componente della segreteria regionale della Cisl, sindacalista denunciato dal Governatore Crocetta. L’uomo, secondo il Presidente, l’avrebbe minacciato, assieme all’Assessore alla Formazione, Nelli Scilabra, e al dirigente regionale Anna Rosa Corsello.
«Era solo una metafora e non certo una minaccia” – si è difeso il sindacalista che lunedì chiederà di essere sentito in Procura “per chiarire – ha fatto sapere – questa incredibile vicenda che sta distruggendo anni e anni di lotta alla mafia e di lotte per i lavoratori. Ho ricevuto la solidarietà da parte dei vertici del sindacato – ha concluso Tessitore – perché conoscono la mia storia. Siamo tutti increduli e sconcertati per quanto sta avvenendo sulla pelle di migliaia di lavoratori».