Una vera e propria telenovela, con i colpi di scena dietro l’angolo. Oggi un’altra puntata carica di contenuti, ma anche di tensione: parliamo del mercato del venerdì ad Agrigento, sospeso ormai da due mesi dall’amministrazione comunale, decisa a riportare ordine, sicurezza e legalità. Un proposito certamente nobile, apprezzabile, ma dalla teoria alla pratica il cammino si rivela accidentato, complicato. Così il bando, per l’assegnazione dei posti nella nuova area, ora interamente pubblica, è arrivato alla sua seconda versione. E non sembra neanche essere quella definitiva. Proprio cosi. Oggi, infatti, gli operatori del mercato, quasi tutti contrari al criterio del sorteggio per l’individuazione dei parcheggi, si sono dati appuntamento nell’aula Sollano, impedendo di fatto al dirigente del settore, Gaetano Di Giovanni, di svolgere le operazioni.
Il punto è questo: agli ambulanti veterani, quelli che frequentano piazza Ugo La Malfa da decenni, non va giù il fatto che, attraverso il sorteggio, potrebbero essere collocati in posti arretrati, mentre i posti in prima fila potrebbero finire agli esordienti del mercato del venerdì. Poi ci sono altre criticità contestate: le dimensioni degli spazi e una trentina di operatori rimasti fuori dalla graduatoria rispetto ai 243 posti disponibili.
“Io nella stesura del primo bando poi ritirato – tuona un ambulante – ero stato inserito, adesso non figuro più. Mi sto muovendo per fare ricorso”.
E già oggi è stata presentata una diffida al Comune per sospendere tutto da parte dell’avvocato Daniela Ciancimino, a difesa di 16 operatori agrigentini. “Siamo di fronte ad una procedura illegittima e in contrasto con il regolamento del Comune – spiega il legale – un’impostazione viziata sia nella forma che nella sostanza. In questo percorso si sarebbero dovuti, come noi chiederemo, coinvolgere anche il Consiglio comunale e l’apposita commissione consiliare al Commercio. Nulla di tutto questo è stato fatto”.
E in aula il clima, a tratti, si è pure surriscaldato. Uomini e donne hanno fatto sentire la loro voce: “Non ce la facciamo più, è da otto settimane che non lavoriamo al mercato di Agrigento. Abbiamo bisogno di portare a casa il pane quotidiano”. Per non parlare anche della penalizzazione che sta subendo la città
Alla fine della lunga mattinata, caratterizzata anche dall’intervento degli uomini della Digos, il dirigente del settore si è assunto la responsabilità di non procedere alle operazioni di sorteggio. Adesso la palla passerà all’amministrazione comunale, assente in aula, per capire la strada da seguire dopo un incontro con la delegazione degli ambulanti. E intanto anche venerdì prossimo quasi certamente sarà un’altra giornata destinata a trascorrere a vuoto.