E’ la seconda volta che la giunta regionale modifica la data. Elezioni amministrative: si cambia ancora. Il voto, già fissato per il 26 e 27 maggio, slitta ora al 9 e 10 giugno. Una decisione assunta per consentire all’Ars di varare una nuova legge elettorale per i Comuni. E in particolare il governo sta lavorando per introdurre nella riforma la doppia preferenza di genere, cioè l’obbligo di votare al consiglio comunale per un uomo e una donna. “Siamo di fronte ad una grande rivoluzione storica – ammette Maria, Iacono, neo deputato nazionale del Pd, che aggiunge: “E’ un’ulteriore conquista sul terreno delle pari opportunità”.
Ma il testo si caratterizza già per la presenza di altre novità, quelle già apportate dalla Commissione affari istituzionali che sta esaminando in queste ore il disegno di legge. L’organismo parlamentare ha inserito due emendamenti: uno impedisce, in presenza di determinate condizioni, il doppio rimborso ai consiglieri comunali, l’altro abbassa dal 5 al 4 % la soglia di sbarramento. Ma su quest’ultimo punto ci sono già le prima reazioni.
“Proporrò la cancellazione della soglia di sbarramento per favorire la democrazia reale attraverso organismi che rappresentino in maniera proporzionale tutta la cittadinanza”. Lo dice Fabrizio Ferrandelli, deputato regionale del PD. Ferrandelli che annuncia la presentazione di un emendamento in questa direzione. “Al tempo stesso – aggiunge – proporrò di modificare le norme che oggi regolano il premio di maggioranza nei consigli comunali: bisogna evitare che si ripeta un ‘caso Palermo’, con un partito che manda in consiglio comunale un esercito di candidati eletti anche con una manciata di voti, mentre restano fuori soggetti che rappresentano ampie fette della popolazione. Una cosa è la governabilità – conclude Ferrandelli – altra cosa è la sovranità”.
E in aula è annunciata anche l’arrivo di un’altra novità, destinata ad aprire uno scontro. Si tratta di un emendamento per l’inserimento della doppia scheda: una per il sindaco e l’altra per il consiglio comunale.
Nelle prossime ore si conoscerà il calendario dei lavori di sala d’Ercole, per capire quando la riforma approderà in aula per il voto. Ovviamente i tempi, incombendo la finanziaria, sono stretti.